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Il giro del mondo in 80 giorni
 
Il giro del mondo in 80 giorni 2015-04-25 20:39:28 Valerio91
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
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4.0
Valerio91 Opinione inserita da Valerio91    25 Aprile, 2015
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Il bello di un viaggio non è la meta…

Esistono tanti libri, storie, che crediamo di conoscere. Attenzione, dico crediamo perché queste storie sono talmente famose, talmente sfruttate al cinema o in altri ambiti, che abbiamo l’illusione di conoscerle appieno, quando in realtà non abbiamo nemmeno mai aperto il libro che le ha partorite. Mi è capitato tantissime volte, ma ultimamente la mia mente si rifiuta letteralmente di crogiolarsi in questa illusione, e vuole scoprire a tutti i costi i dettagli di quelle storie. Tra queste, anche il famosissimo giro del mondo in ottanta giorni di Jules Verne.
Jules Verne incarna l’essenza dell’originalità, passato alla storia come autore di storie intriganti e avvincenti. Forse non sarà uno scrittore profondissimo o evocativo, ma c’è da dire che in quanto a idee era un vero e proprio genio, e non credo ci fosse bisogno di specificarlo ulteriormente. Il suo stile semplice si presta perfettamente a questa storia, quella di Phileas Fogg, gentiluomo inglese che, insieme al suo domestico Passepartout (mai nome cadde più a fagiolo), si immola nella allora impossibile impresa di traversare il globo in soli ottanta giorni.

Può un uomo tranquillo prendere da un giorno all’altro la decisione di attraversare il mondo in un tempo impossibile? Può un uomo schematico, preciso, decidere di mollare tutti i suoi programmi in nome di una folle scommessa che lo metterà brutalmente di fronte a innumerevoli incertezze? Signore e signori, vi presento Phileas Fogg. Egli non viaggia per denaro, né per gloria o fama. Per cosa allora? Difficile dirlo, sta di fatto che non vi sarà avversità abbastanza grande, né tribù abbastanza sanguinaria, né tempesta abbastanza devastante da fermare quell’uomo imperturbabile, che non mostrerà uno straccio di turbamento nemmeno nelle situazioni più disperate. Non importa se a bordo di un treno, di una nave, di una slitta, o sul dorso di un elefante; lui vuole portare a termine il suo viaggio ad ogni costo, senza nemmeno darlo a vedere. Ci porterà con sé e ad un certo punto anche noi, come Passepartout e gli altri compagni di viaggio, vorremo spingerlo ad ogni costo verso la sua meta, inconsapevoli che il meglio di quel viaggio non lo aspetta all’agognata meta, ma lungo il suo percorso. Chissà se Phileas Fogg, prima di intraprendere quel viaggio, fosse già consapevole della felicità che gli avrebbe regalato quel tragitto. Felicità che, come ben sapete, è ben più che un mucchio di misere banconote.

"Un vero inglese non scherza mai su una cosa seria come una scommessa."

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Jules Verne.
Arthur Conan Doyle.
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Commenti

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Bravo Valerio!
è una riscoperta di grandi titoli che poco alla volta vorrei riuscire a fare anche io!
Ottima analisi; condivido le tue brillanti deduzioni sui famosi classici che andrebbero, comunque, riletti al fine di poter meglio comprendere la profondità del contenuto narrativo. Ciao.
Ferruccio
Veramente un bel commento, Valerio. Io ho iniziato a leggere letteratura nella tarda adolescenza, per cui mi mancano molte letture tipiche dell'infanzia e della prima adolescenza, fra cui questo libro.
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Valerio91
26 Aprile, 2015
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@Ciao Silvia, grazie! Posso dirti che nella maggior parte dei casi ne vale la pena. Te ne cito giusto qualcuno che rientra proprio in questa categoria. "Dracula", "Frankeinstein", "Pinocchio". Soprattutto i primi due mi hanno stupito, perchè le varie trasposizioni se ne allontanano enormemente.
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Valerio91
26 Aprile, 2015
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@Ferruccio: Grazie Ferruccio. Si, ce ne sono parecchi che meritano davvero, come ad esempio quelli che ho citato a Silvia, ma ce ne sono molti altri, che ho letto ed altri che leggerò di sicuro. Ciao. :)
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Valerio91
26 Aprile, 2015
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Ciao Emilio, grazie. Anche io come te, ho iniziato in tarda adolescenza, ovvero non molto tempo fa :) Ma ci sono opere che non hanno età e vanno lette anche da grandi. Come non prendere ad esempio "Il piccolo principe" o "Pinocchio"? "Il giro del mondo in ottanta giorni" poi non lo vedo confinato nella letteratura adolescenziale, quindi godibile anche da chi è più grande. :)
Bello leggerti Valerio...
Un po" come dire...tutti possono osare...l'importante è avere il desiderio di provare e di volerlo!
Recensione davvero invogliante. Complimenti!
Pia
In risposta ad un precedente commento
Valerio91
26 Aprile, 2015
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Proprio così Pia... Grazie, sono veramente contento che tu abbia apprezzato :)
Vale.
Ho amato questo libro quando lo lessi a 14 anni, forse il più bello di Verne dopo ventimila leghe sotto i mari. condivido tutto quello che hai detto sui classici. A proposito di ventimila leghe sotto i mari, ho una vecchia edizione Mondadori della collana "leggere i classici" dove sul retro c'è una citazione di Italo Calcino che riassume perfettamente il tuo discorso: "Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire". Ciao.
Che bel commento ! Verissimo, anche io ho comprato alcuni di questi titoli che tutti conoscono senza avere mai letto, questo compreso. Oggi inizio IL richiamo della foresta, per esmpio :-)
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