Dettagli Recensione
Mutatis mutandi
Ci sono momenti nella vita in cui essere viaggiatori in prima persona è impossibile, per cui il mio animo vagabondo compensa l'inattività fisica imponendomi la lettura di libri come questo capolavoro di Jules Verne.
Stile Britannico, rigore e puntualità esasperata caratterizzano il protagonista Phileas Fogg, trascinatore indiscusso delle vicende e motore di questo giro del mondo incredibile in un epoca in cui l'unica cosa umana a volare era la fantasia. Gli altri personaggi, Passpartout, Adua, Fix i principali, co-protagonisti per creare un romanzo divertente e scorrevole e dare smalto ed evidenza al grande punto di forza della storia. La contrapposizione tra il suo protagonista, impassibile e maniacalmente abitudinario, e il viaggio stesso, avventura ricca di imprevisti e cambiamenti. Si crea un dualismo affascinante, che fa sorridere, talvolta irritare catalizzatore dell'attenzione che, senza dubbio, spinge a proseguire la lettura.
Trucchi, escamotage e fortuna per portare a termine un compito al prezzo di 20.000 sterline, permettendo al lettore di passare dall'Inghilterra all'India, dall'India alla Cina, dalla Cina all'America senza staccare il sedere dalla sedia di casa, perdendosi nella descrizioni dei luoghi come in un cartolina inviata da amici in vacanza in paesi esotici.
Linguaggio semplice, essenziale che non trascura un po' di puntualizzazioni scientifiche e qualche termine marinaresco per accompagnare un tragitto per lo più fatto in acqua,
Sempre piacevole e, per l'epoca di pubblicazione, innovativo è un classico da non sottovalutare!