Dettagli Recensione
Sognavo l'Africa.
"Una vita, come un concerto, è fatta di note alte e basse, di pause nello slancio e di vertici di vibranti, assordanti battiti del cuore."
Una bella biografia, a tutto tondo, la Kuki non si risparmia ci racconta del suo immenso amore per l'Africa, che l'ha portata a vivere lì.
Ci parla della sua vita fatta di tanta felicità e libertà nelle sconfinate regioni del continenete nero, dei suoi grandi, immensi dolori la perdita del marito prima e del figlio poi, vuoti difficili da colmare, eppure lei si è rialzata, ha trovato la forza necessaria ad affrontare la vita da sola, ha creato una fondazione in onore dei suoi due amori, combattendo per mantenere intatta la flora e la fauna, gli usi e i costume di una terra così magica.
In certi passi del libro mi sembrava anche a me di vivere in una casa dalla quale affacciandomi dalla finestra riuscivo a scorgere giraffe, elefanti, gazzelle ecc. e di sentire il profumo delle bouganville e degli ibis.
Lo consiglio vivamente, per chi vuole, leggendo, farsi trasportare in terre e realtà cosi lontane da noi....
"Non mi sento una Proprietaria terriera. Non riesco a credere che siamo veramente padroni della terra, Esisteva prima di noi, esisterà ancora dopo che ce ne saremo andati. Credo che possiamo solo averne cura, come guardiani, per la durata della nostra vita. Io non sono neppure nata qui. Considero un grande privilegio essere responsabile per un pezzo d'Africa."
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