Dettagli Recensione
Il naturalista a quattro zampe
Vabbeh dai, non si possono mica sempre scrivere ottimi libri.. No?
Ogni tanto ci vogliono anche i flop per poter scrivere cose migliorni.
Questo è quello che meno mi è piaciuto del mio scrittore preferito.
"Il naturalista a quattro zampe" è un libro raccolta diviso in 10 capitoli in cui Durrel con sua moglie e una Troup televisiva approdano in diverse parti del mondo per filmare una serie di puntate per la televisione, dove il messaggio è quello che anche il più inesperto può avvicinarsi al mondo naturale.
E' un po il "dietro le quinte" di un programma televisivo.
Approderanno nel Canada, nel deserto, in Inghilterra, Francia a scoprire varie specie di animali e a filmare le loro abitudini ma come si sa, gli animali non sono prevedibili ne ammaestrati come noi quindi tutta la troup incapperà in "prime donne" e dispettosi animali con cui sarà difficile stabilire il classico "Ciak! si gira!" senza avere qualche contrattempo.
In questo libro c'è, come in tutti gli altri libri, molto della sua esperienza e della sua ironia nel descrivere gli animali e infatti come stile ho messo il massimo perchè è la sua caratteristica predominante e che più apprezzo MA per quanto riguarda il contenuto e la piacevolezza li ho trovati meno convincenti.
Non mi ha appassionato e ho fatto fatica a leggerlo con scorrevolezza come mi capita quando ho in mano un libro suo.
Non so dirvi perchè di preciso, sarà per la storia, o per i personaggi. L'ho trovato banale.
Banale perchè nella storia c'erano in primo piano le persone e non gli animali come il solito.
Forse questo scrittore non è portato per dare voce alle persone, queste parlano anche troppo e spesso a vanvera, risultando anche antipatiche.
No, lui è maestro nel dare voce agli animali e alla natura, descrivendo questo mondo a parte come qualcosa di magico facendoti percepire anche i rumori e i profumi e ne "il naturalista a quattro zampe" questo aspetto lo ha messo in secondo piano e probabilmente è per questo che non mi è piaciuto come gli altri.
Sbagliando si impara.
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