Dettagli Recensione
La città della gioia
Crudo, sconvolgente, illuminante e drammaticamente reale.
Questi sono gli aggettivi che meglio rappresentano questa opera di Lapierre, in cui l'autore ci descrive l'umanità che popolava gli slum di Calcutta negli anni Settanta.
Esseri umani devastati dalla miseria , dalla fame , dalle malattie, costretti a vivere come animali, per strada o in baracche fatiscenti, bimbi costretti a frugare tra i rifiuti per l'intera giornata o a lavorare almeno sedici ore in luoghi infimi e malsani, padri di famiglia pronti a qualsiasi sacrificio per portare a casa un pugno di riso, come divenire “uomini cavalli”, ossia tirare un risciò fino allo stremo della fatica.
Non pensiate di trovarvi di fronte ad un reportage di natura documentaristica, bensì ad una narrazione emozionante e coinvolgente, fatta col cuore, che va a sviscerare tutti i sentimenti di questa umanità straziata, ma tanto dignitosa e generosa.
Complimenti a Lapierre per la qualità di questo testo, scritto con cognizione di causa, dopo aver trascorso un lungo periodo in India, e per aver dato la possibilità a noi occidentali, di conoscere il vero volto della miseria e della disperazione.
Un libro capace di lasciare un segno indelebile e che consiglio vivamente a tutti.
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