Dettagli Recensione
Straordinaria testimonianza
Si può leggere questo libro con lo spirito del viaggiatore letterario o con l’occhio dell’etnologo e del naturalista o spinti dalla semplice passione per l’avventura ma in ogni caso non vi deluderà.
Il sottotitolo del volume è sicuramente fuorviante: non si tratta infatti di un “viaggio” nella Terra del Fuoco ma di “vita vissuta” nella Terra del Fuoco.
Don Estebán Lucas Bridges, infatti era nato ad Hushuaia, figlio di Thomas Bridges, missionario protestante inglese, e nella Terra del Fuoco visse per quarant'anni, a fianco degli ultimi indios fuegini.
Per i fuegini Jahgan, Ona, Haush e Alakaluf, Estebán era Lanushwaiwa, ovvero «l’uomo dell’insenatura del picchio», ma anche Khueihei, l’«ostinato» o il «persuasivo», a seconda delle circostanze, oppure, dopo aver perso un dito nel 1908, Gooiyn u Whash terrh kamm, «la volpe dei monti senza un artiglio»...
Una testimonianza unica, un libro straordinario.