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L'ultimo baluardo di normalità contro l'oblio
Norcia, Aprile 2017.
Paolo Rumiz si trova nel cuore cicatrizzato dell'Appennino umbro-marchigiano, dove il terremoto del 30 Ottobre 2016 ha lasciato solo silenzi e divieti accanto alla statua di San Benedetto, Patrono d’Europa, estratta incredibilmente intatta dalle macerie: forse una coincidenza, o forse un messaggio salvifico 'in un Occidente segnato da violenza, immigrazioni di massa, guerre, anarchia, degrado urbano, bancarotta' che rischia di implodere come dopo la caduta dell’Impero romano.
Parte da queste terre ormai disabitate il viaggio evocativo, spirituale e attitudinale alla ricerca dell'"ora et labora" applicato ai giorni nostri: un''alternativa al frastuono di un mondo globalizzato che emargina', una navigazione interiore, una presa di coscienza fatta di vivande, musica, cultura, risposte, mancate risposte e (addirittura) birra perché non si perdano definitivamente quei valori che la modernità mitteleuropea ha liquidato.
Storia, geografia e memoria sono le coordinate principali di un reportage dall'Atlantico al Danubio che racconta della fortissima dicotomia tra la barbarie consumistica del presente secolo e il desiderio di metodica ricostruzione della "Regola": dall'abbazia di Sankt Ottilien in una cittadina ipertecnologica alle messe in tedesco fra endecasillabi e bicchieri di Pinot in quel di Muri Gries, passando per la 'psiche iatreion' a San Gallo e per i dipinti trecenteschi dell'abbazia femminile di Viboldone, ascolto comunitario, stabilitas, rinnovamento e rispetto per la terra combattono la loro personale battaglia contro il minaccioso cavallo di ritorno del totalitarismo. Che trascina dietro di sé una pericolosa e disperata desertificazione sociale.
Con una scrittura laica dai toni sobri e delicati, presente e passato si intrecciano al 'secum stare' per impedire che l'otiositas abbia meglio sull'otium.
Per ritrovare la solidarietà più autentica.
Per ritornare all'essenza più profonda.
'Sono preoccupato per il destino di Europa. Forse sarà travolto dall'urto del Globale con la complicità dei professionisti della paura. Ma so che abbiamo il dovere della speranza. E che tra le montagne italiane si nascondono la formula e il mistero della rinascita.'
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Commenti
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purtroppo ho notato solo ora il tuo commento.
Sempre di Rumiz, posso consigliarti 'Appia': il libro racconta del suo viaggio a piedi lungo la mitica via che conduce a Brindisi. Qui su Qlibri trovi l'apposita scheda con alcune recensioni (fra cui la mia) e online potresti trovare anche la raccolta di tre dvd usciti in edicola qualche anno addietro (che sarebbe, più o meno, la "narrazione cinematografica" di ciò che trovi scritto nel testo).
Buona giornata :-)
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E' però l'unico libro dell'autore che ho letto. Non so quali altri siano accostabili al livello di questo.
Graditi i suggerimenti.