Dettagli Recensione
La voce del Po
Sono abituata a “vederlo” e ad “ascoltarlo” camminare, in questo libro ritrovo Rumiz, che è decisamente un mio “affetto stabile”, e lo seguo nel suo navigare il fiume Po, nei suoi 700 km, dalla sorgente alla foce. Ed in questo breve ma lento viaggio mi ha colpito l’essere trasportati, l’ascoltare ed il guardare senza fare nulla, il diventare fiume, per capire il fiume. Perché il Po è ossigenazione liquida, porta acqua, nutrimento, pesce e porta via i rifiuti. Perché la voce del Po è il suo silenzio. Anche questo libro è disseminato delle mappe di Paolo, che sono dei veri gioielli, perché le mappe giuste non servono ad orientarsi, ma a sognare percorsi, ed a ricordarli ad avventura conclusa, insieme a tutti gli imprevisti ed a tutti gli inconvenienti, che sono la cosa più viva da raccontare di un viaggio. Le sue mappe parlano. Raccontano luoghi. Raccontano incontri. Raccontano vita.
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