Dettagli Recensione

 
Quando guidavano le stelle
 
Quando guidavano le stelle 2020-04-21 16:26:12 archeomari
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
archeomari Opinione inserita da archeomari    21 Aprile, 2020
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un viaggio imperdibile tra passato e presente

Volevo segnalare questo bellissimo libro letto qualche anno fa insieme ai saggi di Braudel e Abulafia. Non si tratta però di un manuale di storia, ma, come lo stesso sottotitolo suggerisce, una piacevole traversata del Mediterraneo, il mare nostrum attraverso i secoli, i popoli che lo attraversavano, le culture diverse che vi si affacciavano, arrivando a puntuali ed interessanti riflessioni sul presente.
L’autore, storico medievista ed esperto di storia mediterranea, tenendo “uno sguardo alla storia di questo mare e l’altro al suo difficile presente” ci accompagna in questo viaggio sentimentale in quattro navigazioni, partendo dal porto del Pireo di Atene, oggi una delle città più inquinate d’Europa ed approdando a Napoli, dopo essere passati per Instabul, Palermo, Venezia, Cartagine (Tunisi), Genova, la costa spagnola.
Ogni capitoletto è un vero piacere per l’immaginazione e per la memoria storica: di porto in porto, i paesaggi, i monumenti, i personaggi indimenticabili che hanno reso famosa quelle città. In viaggio come novello Ulisse nella consapevolezza che i versi omerici “ci dicono qualcosa di ancora più semplice ed immediato (...): c’è un uomo, in un mare che sembra infinito, sotto una volta immensa di stelle; tutto qui”.
Quando a guidare i marinai non erano le moderne attrezzature ed equipaggiamenti, ma solo e semplicemente le stelle.
Un mare, il nostro Mediterraneo, che non ha mai presentato una sola ed omogenea realtà sulle sue coste. Come ricordava il grande Braudel, la cui lezione è rimasta insuperata: non esiste un solo Mediterraneo, ma più Mediterranei, tante realtà, una diversa dall’altra. Conflitti, lingue diverse, religioni diverse, fanatismi diversi, ma anche fitti ed intensi scambi commerciali e culturali al punto tale da parlare di mondo interconnesso anche nell’antichità. Oggi però, come Vanoli in più parti del libro sottolinea, il Mediterraneo è diventato un mare senza orizzonti e, sembra, senza futuro.

“Pochi anni, ma sono bastati: il Mediterraneo adesso è una parola che fa paura, che ci divide e ci indigna. Non importa più la sua storia millenaria: importano i disperati che vi affogano ogni giorno, importa la crisi economica che da anni lo attraversa come una tempesta, importano i pazzi e gli assassini che ne insanguinano le coste. C’è chi dice che abbiamo fatto le scelte sbagliate (...) . Può essere, io mi limito solo a registrare che una parola ha cambiato di suono: eroso dalla globalizzazione, dalle politiche di un’Europa sempre più settentrionale, da devastanti scelte finanziarie, da una lotta religiosa cieca e fanatica, poco a poco questo Mediterraneo millenario ha cominciato a spegnersi”.

Malinconia per una vivacità ed una specificità economica e culturale perdute, ma anche un invito, perché no, a viaggiare e vedere le nostre bellissime città senza far uso di internet e di asettiche strumentazioni, alla riscoperta delle diverse culture che hanno fatto la storia del nostro mare.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Per chi ama la storia e i racconti di viaggio
Trovi utile questa opinione? 
110
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

2 risultati - visualizzati 1 - 2
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Sai Marianna, a Gubbio, la mia città, viene organizzato ogni anno un festival del Medioevo molto ricco in termini di ospiti e lezioni. Quest'anno il tema è proprio "Il mediterraneo" e anzi, come dici tu, "I mediterranei". Sono stato alla conferenza stampa di presentazione e il curatore partiva proprio da Braudel. Certo, non so se causa COVID19 sarà confermato...
In risposta ad un precedente commento
archeomari
23 Aprile, 2020
Segnala questo commento ad un moderatore
Avevo risposto con un lungo commento e non ho inviato subito... Riscrivo. Adoro questi festival di storia, intervengono sempre personalità interessanti. Braudel è praticamente la pietra miliare dei nuovi studi, se ti piace la storia del Mediterraneo ti invito a leggere tutti i suoi libri. Ha uno stile godibilissimo per dei contenuti per niente leggeri! Abulafia è un grande storico, ma la scrittura del Braudel e di Vanoli ti avvince, ha una marcia in più. Ciao
2 risultati - visualizzati 1 - 2

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Svelare il Giappone
A tutto Giappone
Iro iro. Il Giappone tra pop e sublime
In viaggio
Come se io fossi te
Lo spazio tra le nuvole. Il viaggio come cura
Il calamaro gigante
La neve di Yuzawa. Immagini dal Giappone
Verso la cuna del mondo. Lettere dall'India
L'isola delle tartarughe
I love Tokyo
Isolitudini
I love Japan
Tokyo tutto l'anno
L'albero delle quaglie
Quando guidavano le stelle