Dettagli Recensione
Mahahual e dintorni
Laggiu' in fondo alla penisola dello Yucatan, poco distante dal confine col Belize c'e' un piccolo paese messicano : si chiama Mahahual.
Potrebbe essere un tranquillo angolo di paradiso caraibico non fosse per i suoi colori. Certo non il turchese delle acque che lambiscono il bianco delle sue spiagge, o le sfumature di marrone dei tetti di palapa, o il verde delle mangrovie. Sono le sbiadite nuances di plastica immortale che a Mahahual confluisce da ben tre continenti i colori cui mi riferisco. Sono i tappi del medesimo materiale che spiccano nello stomaco scheletrico di un povero uccello riverso sulla battigia.
A Mahahual non ci sono teatri, cinema, nemmeno librerie ma la popolazione ogni giorno ha a che fare con mondi lontani, raccogliendo la plastica che da essi le correnti riversano quotidianamente sulla costa.
Mahahual e' punto di arrivo e punto di partenza, nel mezzo ci sta Cacucci che divagando o ampliando la prospettiva che dir si voglia - a ogni lettore il suo bilancio - ne fa un mezzo per sostenere una sempre benvenuta propaganda ambientalista. Un pizzico poi di storia del Messico attraverso personaggi di spicco che lottarono per il Paese, deviando poi nelle piacevoli avventure dei leggendari pirati che infestarono le acque del Mar dei Caraibi.
Il libro e' definibile di tutto un po' o poco di tutto, non so ancora bene da che parte propendere. Nel senso che piu' che di argomenti approfonditi trattasi di accenni ben sviscerati, scritti con una piacevole penna fluente che ha il merito di portarci in un Paese affascinante ed allo stesso tempo offrirci spunti di riflessione.
Grazioso, una piacevole compagnia di ottimi e apprezzabili intenti di sensibilizzazione piu' che di gran contenuto. Buona lettura.
Indicazioni utili
Commenti
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |
Ordina
|
1 risultati - visualizzati 1 - 1 |