Dettagli Recensione
Un grande viaggio di conoscenza
Questo è un libro che assorbi come una spugna, leggendolo tutto d’un fiato sia con gli occhi che con il cuore.
Un libro che ti lascia frastornato, sgomento, impotente di fronte alle più efferrate aberrazioni dell’uomo (non avevo mai sentito parlare dei “fantini dei cammelli” o delle gabbie di Hong Kong) e che, al tempo stesso, ti conduce in territori inesplorati di rara dolcezza e ricerca di senso di vita…
In me resterà sempre l’immagine dei due “hippies” cinesi alla ricerca della libertà sulle montagne del Tibet… così come quella della “ragazzina dal volto dolcissimo” che si affaccia sulla soglia di un bugigattolo nel villaggio-bordello di Daulotdia, in Bangladesh…
Leggere questo libro significa attraversare sommessamente questi Paesi e popoli così lontani da noi, rendendosi conto in modo anche brutale, ma proprio per questo assolutamente efficace, delle grandi difficoltà che incontra chi vuole continuare a vivere anche a dispetto di miseria, pregiudizi, guerre e perdita di identità culturale. E, ovviamente, gli occhi con cui prima guardavi le cose ora hanno uno sguardo diverso…
Grazie a questa stupenda giornalista per il suo approccio sommesso e mai aggressivo a popoli così lontani e assai diversi tra loro, particolarmente apprezzabile in un momento come questo in cui tutti strillano e nessuno ascolta.
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Commenti
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poiché non è molto recente, però sempre attualissimo... Non so se li ha tradotti, ma di certo Renata Pisu ha contribuito ai testi di MO YAN... per me è unica, una grande donna!
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Sbaglio o Renata Pisu è la traduttrice dei romanzi di Mo Yan???
spero di reperirlo in qualche modo...