Dettagli Recensione
L'isola di un arcipelago
Chi non ha pensato almeno una volta nella vita di mollare tutto e partire verso un posto lontano,magari con la sua metà?
Penso chiunque!Peccato che poi arrivano puntuali i dubbi della coscienza su quanto questa scelta possa giovare al proprio futuro lavorativo,economico e sociale.
Quello che si tende a dimenticare,o meglio a non valutare,è quanto quest'esperienza possa giovare alla coppia o al proprio semplice benessere.
Sara,la protagonista di questo romanzo che per mille motivi possiamo definire autobiografico,viene convinta dal suo ragazzo,Lorenzo,ad intraprendere un viaggio tramite il W.W.O.O.F.
Questa è un'associazione di volontariato che permette alle fattorie associate di ottenere aiuto da ragazzi in cambio di vitto e alloggio.
(Per inciso,già solo per il fatto di aver portato alla conoscenza dell'esistenza di quest'associazione,bisognerebbe fare un applauso all'autrice Chiara Ruggiero).
Sara,dicevamo,come tutte le ragazze ha paura di qualcosa che non sa cosa sia,di un qualcosa che non ha mai programmato,ma grazie all'insistenza di Lorenzo,più "spericolato",riuscirà a farsi trasportare dall'incertezza di non sapere cosa accadrà domani."Cosa ci aspetta in Cornovaglia?"
Un romanzo che abbiamo già definito autobiografico,ma che non possiamo certamente definire un diario di viaggio o un diario personale:sarebbe riduttivo e fuori luogo!
L'autrice,infatti,traccia un perfetto specchio di come dovrebbe essere la vita delle persone forzando i contorni nel momento in cui lo stress,la società,le autorità,ci impongono di essere tutt'altro.
Inoltre,riesce a marcare con una penna attenta alcuni pregi e difetti dell'Italia paragonandola all'Inghilterra.
Un bel libro,piacevole per contenuti,forse da curare di più nello stile,non sempre scorrevole e per tratti ancora "acerbo di ragazza liceale",ma pur sempre una goccia giovane nell'oceano dei libri.
Ci sono piccoli accorgimenti che gli autori riescono a cogliere solo con il tempo,ma c'è molto in questo libro:molto di Sara/Chiara,molto degli italiani,molto degli inglesi...molto degli uomini,e quando si arriva a generalizzare si arriva a qualcosa di universale,e sono in pochi che sanno scrivere di piccole cose e farle diventare grandi.
Quindi per quest'autrice,a cui auguro il meglio,posso solo dire che "Il meglio deve ancora venire!".
Per il resto sono solo piccolezze che il tempo limerà...
"Ogni essere umano è come un'isola situata in un grande arcipelago ognuna dotata di una propria individuale bellezza,ma se guardate tutte insieme dall'alto,donano alla vista un quadro molto più prezioso e affascinante"...
Ecco,questa per me è la fotografia di questo libro.