Dettagli Recensione
Storie di un poeta
Tonino sta scappando, c'è la guerra e i Tedeschi stanno rastellando
interi villaggi in Romagna, d'un tratto vede da lontano un uomo,porta sulle
spalle una scatola bianca. Anzichè nascondersi lo aspetta, d'istinto sente che non è un uomo pericoloso.Dopo alcuni minuti scopre che quella che credeva una scatola era una piccola bara. I due uomini si salutano, Tonino si offre di portare lui la bara per l'ultimo tratto di strada che conduce in una piccola Chiesa.
Arrivati nel tempio i due uomini si consultano: dove mettere la bara? Tonino è colpito dai raggi di sole che attravesano una delle piccole finestre laterali della navata,le lame luminose che filtrano attraverso i vetri hanno al loro interno quel pulviscolo, quella polvere che per un gioco di rifrazioni fa pensare a polvere di sole che piove sul pavimento.Tonino incantato da questo spattacolo luminoso dice al vecchio: "Adagiamola qui, proprio dove cade il raggio di sole, il bambino starà al caldo, non sentirà freddo".
Sono tanti e tutti toccanti i racconti che troverete in questa raccolta di Tonino Guerra. Sono descrizioni delle sue amate Georgia e Romagna, sono storie romagnole incantevoli e malinconiche,sono leggende russe fatte di speranza e di amore per la vita. Mi viene in mente, a tal proposito, la descrizione di un bosco di gelsi fuori Tbilisi, ormai andato distrutto a causa di un devastante incendio, che nonostante tutto ancora oggi è meta delle puerpere georgiane che presso quegli alberi da secoli sono abituate a raccogliere i bozzoli lasciati dai bachi da seta, convinte, come gli hanno insegnato i vecchi del villaggio che, nascosti nella culletta, doneranno fantasia per tutta la vita ai loro bambini.