Dettagli Recensione
Ottimo
Fin dalle prime frasi, Pino Cacucci cattura l'attenzione del lettore con una scrittura assolutamente godibile e scorrevole, senza usare un linguaggio nè banale nè troppo ricercato.
Ammetto che, da amante degli animali e assolutamente refrattaria nei confronti di "documenti" (che siano scritti, video o foto) testimonianti la violenza dell'uomo nei confronti, appunto, degli animali, ho fatto un po' fatica a leggere la prima parte del libro, non tanto per la pesantezza del linguaggio ma del contenuto; nel primo capitolo si parla infatti della cruda violenza dell'umano nei confronti di un essere amichevole come la balena, che possiede un cervello molto più evoluto del nostro (come ampiamente dimostrato da ricerche scientifiche).
Per quanto riguarda il racconto di viaggio in sè per sè, ovvero un percorso che si snoda per tutta la Baja California (Messico), è veramente molto bello, tanto da lasciare leggermente l'amaro per in bocca per il desiderio di saperne di più e di avere più dettagli.
Molto interessanti anche gli inserimenti storici che l'autore dà riguardo a quasi tutte le località toccate durante il percorso: al pari del massacro di cetacei/balene, la sottomissione e lo sterminio delle popolazioni locali da parte dei "conquistadores" in cerca del progresso, dà veramente il senso di vergogna d'appartenere al genere umano.
Ottima lettura, ampiamente promosso sia dal mio "Io" lettrice che dal mio "Io" agente di viaggi!!!
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Commenti
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Capisco anche che le ricerche vengono effettuate (così anche i risultati ottenuti) in base al loro livello, ovvero valutare le capacità dell'animale in base al suo modo di interagire con la natura,
ma non ammetto, dopo dati scientifici e ricerche di un certo livello, che l'essere animale sia più "intelligente" dell'uomo. Forse questo commento potrà dimostrarne proprio la non-intelligenza umana, ma nonostante scene violente (di persone) da rendere l'uomo pari all'animale, rispondo che il nostro cervello ha fatto tanto, nel bene e nel male. Quello animale..beh non mi sembra.
Scusa, ma questo argomento ha sempre svegliato la mia personalità, forse perchè, lo ammetto senza paura, non sono mai stata "animalista" - certo, non far male agli animali, ma non ne vado nemmeno matta. Sono assolutamente contraria a chi tratta gli animali come se fossero persone.
Questa non vuole essere una replica amara alla tua recensione, ma soltanto un'idea, un pensiero.