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Mosaico di vite e memorie
La fine dell'Unione Sovietica ed i tumultuosi anni che ne sono seguirono raccontati dai suoi protagonisti, semplici cittadini soprattutto, contadini, operai, intellettuali, che ci danno uno spaccato desolante, triste, spesso nostalgico di quella che è stata l'utopia comunista e del suo tramonto. Ne esce un mosaico di vite tragiche, disorientate fra la nostalgia di un passato colmo di speranze ed illusioni, ed un futuro incerto, dove non c'è più spazio per l'"homo sovieticus", per i "Sovok", termine ironico-dispregiativo con cui nel gergo comune sono chiamate tutte quelle persone che non sanno adattarsi al mondo nuovo del capitalismo e restano fermamente ancorati, per mentalità e approccio all'esistenza, all'URSS. Lettura davvero consigliata.
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