Dettagli Recensione
NOIR RION
Diario di un killer sentimentale è un libricino esile, con una struttura così leggera da far sembrare quasi che la sua struttura non possa reggersi in quei pochi lembi di carta. Si può pensare che non ci possa aggiungere nulla, nè ci si possa dar molto: una storia già vista, con dinamiche già viste e personaggi già noti. Tutto vero, ma nei racconti, nei romanzi brevi si può dar sfogo ad una creatività fulminea, essenziale e secca; uno stile scevro dei suoi orpelli e dalle sue mille parole. Non tutte le cose richiedono tante parole se si centra la sostanza di quello che si vuole esprimere. Questo libricino mi ha affascinato con il suo stile, mi ha rapito con i suoi pensieri e ha messo in secondo piano la storia a favore di un’introspezione limpida ed elegante. Il genere, ormai abusato qual è il Noir, può tirare fuori ancora molto se si sa dove puntare la propria penna. Il mondo dei pensieri e delle riflessioni con il proprio Ego non cessa mai di avere una propria originalità.
Lo consiglio per la sua brevità, per le emozioni che può regalare e per la sua particolarità. È un romanzo molto ironico che non si prende sul serio, che non vuole ergersi a chissà che cosa ma che con la sua armatura spoglia si mostra a noi.
Non ho letto altri libri di Sepulveda quindi non conosco il suo stile né altre opere, ma sento di consigliarlo a chiunque voglia divertirsi leggendo un genere in maniera diversa, divertente e senza pretese.
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