Dettagli Recensione
Racconti taglienti
Una serie di racconti affilati di cui quello più interessante è certamente quello che dà il titolo alla raccolta, ovvero “La lotteria”. La peculiarità di questo racconto in particolare è il sovvertimento delle aspettative, il cambio di tono che avviene lentamente, sotto traccia, svelando gradualmente al lettore una realtà inizialmente imperscrutabile e che quest’ultimo finirà per afferrare solo un momento prima dello svelamento definitivo, che risulterà comunque scioccante. Mentre all’inizio non si sospetta di nulla, lentamente cominceremo a renderci conto che qualcosa non va: le atmosfere si incupiscono e le vicende prendono una tinta macabra. Ed è probabilmente questo l’effetto che Shirley Jackson ha voluto generare con questi suoi brevissimi racconti: disorientamento, shock, inquietudine; riuscendoci oltretutto con una gran quantità di dialoghi e pochissima narrazione.
L’effetto si ripete anche nel secondo racconto, “Lo sposo”, che ci immerge nella stranissima situazione della protagonista: una donna che nel giorno del suo matrimonio attende con ansia (probabilmente arricchita da qualche sfumatura patologica) l’arrivo del suo sposo, che tuttavia non darà il minimo segnale di vita. L’attesa nel suo appartamento comincia a farsi snervante e i già strani comportamenti della donna cominciano a farsi piuttosto inquietanti, tanto da condurla a una sorta di indagine che la porterà a un’ambigua scoperta, magari non del tutto veritiera.
Sono probabilmente i primi due racconti quelli davvero interessanti, in cui lo stile della Jackson si mostra in grande spolvero, riuscendo in un numero limitatissimo di pagine a suscitare una vasta gamma di emozioni, tendenti soprattutto all’inquietudine e al disorientamento.
Da leggere, considerato anche l’esiguo quantitativo di tempo necessario.