Dettagli Recensione
Ovunque mi trovo, sono a casa mia
Jean Claude Izzo è morto nel 2000, a soli 55 anni, e con la sua morte ha lasciato un grande vuoto per i suoi lettori. La sua produzione non è così ampia e per una appassionata come me dell'autore, direi minima.
Convinta di aver letto ormai tutto di lui mi sono ritrovata questo piccolo opuscolo fra le mani. L'introduzione è di Massimo Carlotto e poi troviamo tutta una serie di piccoli racconti, il problema del Libro? È troppo corto. Comunque tralasciando la lunghezza dell'opera ho respirato grazie a Izzo ancora una volta l'aria della sua Marsiglia.
Ci sono anche due racconti legati a Montale, ma la vera protagonista indiscussa è la sua città. Izzo ci porta fra i suoi vicoli, ci fa annusare i suoi sapori, ci racconta tutti i modi migliore per apprezzarla e viverla e soprattutto ci trasporta nei suoi ricordi e lo fa sempre in maniera poetica.
Consiglio la lettura di questo libretto principalmente a chi già conosce l'autore attraverso le altre opere. In poche ore sarete andati e tornati da Marsiglia.
Buona lettura.
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