Dettagli Recensione
MOSCA TZE TZE
Finalmente ho letto questo decantato titolo che mi ha perseguitato per tanto tempo. Citato, osannato e ispirazione per serie tv, cinema e libri, questo romanzo di formazione è una pietra miliare del genere. Vola via che è un piacere e i personaggi sono ben caratterizzati e tra le righe fa crescere la tensione piano piano. Mi è piaciuto molto e se non l’avete ancora fatto leggetelo perché i classici lasciano sempre qualcosa nel bene e nel male e questo ne ha di cose da lasciare. Mi è piaciuta come sono contrapposte le varie nature presente nell’ uomo che sono presenti in tutti noi e che dalla nascita istintivamente ne prevale più una che un’altra in una continua lotta per combattere l’istinto animale. Un passo che mi ha colpito particolarmente è di quando ralph andando avanti con il romanzo venga sempre richiamato da piggy (coscienza) al loro scopo primario e cioè al fuoco e all’ importanza di esso. Il protagonista infatti con l’andare del tempo si piega anche lui alla natura e all’ istinto e tende sempre di più a dimenticare la sua persona che si andrà a confondere con gli altri. Tendiamo sempre a pensare di noi stessi una cosa ma all’ interno di queste situazioni la nostra momentanea diffidenza verso quella cosa è conquistata e quando la si prova si ha la curiosità e l’ ebbrezza animale che pervade di adrenalina l’uomo. Questa cosa è acuita ancora di più rendendo i protagonisti i ragazzini che con la loro personalità non ancora del tutto formata e con il lato selvaggio che si strascica negli anni ma che rimarrà per sempre parte di loro. Alla fine l’uomo di per sé è animale e inserito in un determinato contesto lo rivela sempre (o quasi). Il distacco da questi istinti è un illuminazione anche se può limitare in altri frangenti. L’ equilibrio nel non abbandonare la parte selvaggia ma limitarne gli aspetti più grotteschi e non umani è la chiave (parere personale). Il finale è un crescendo e mi è piaciuto veramente molto evocando in me delle belle immagini forti.