Dettagli Recensione

 
L'uomo che allevava i gatti
 
L'uomo che allevava i gatti 2019-09-27 15:49:57 archeomari
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
archeomari Opinione inserita da archeomari    27 Settembre, 2019
Top 50 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Tra il lirismo più sublime e il più crudo realismo

La vita è un rullo di fieno che rotola sull’aia, avanti e indietro, senza soluzione di continuità lasciando nella bocca e nel cuore tanta amarezza. Questa immagine che compare più volte nel lungo racconto “Esplosioni” contenuto in questa raccolta di nove racconti scritti dall’impareggiabile scrittore cinese Mo Yan, Nobel per la Letteratura nel 2012, esprime molto bene il senso che sottende ad ogni storia da lui raccontata.
L’ambientazione dei nove racconti è la campagna dello Shandong cinese, da cui proviene lo stesso scrittore, negli anni Sessanta, gli anni del controllo delle nascite, terminato solo nel 2013. Protagonista la povertà, storie dure e crude di passioni forti senza misura, quasi animalesche, storie legate tutte da un filo rosso, ma rosso nel suo termine più pieno e reale: il rosso del sangue della violenza subita, del neonato abbandonato, il rosso dei tramonti, il rosso del sorgo che fa da sfondo ad ogni storia di Mo Yan anche fuori di questa raccolta, il rosso della volpe spietatamente cacciata da un gruppo di uomini, il rosso delle labbra tenere di qualche delicata ragazza.
I libri di Mo Yan parlano della Cina popolare, quella contadina, quella più autentica, quella della povertà più estrema e quella delle leggende sugli spiriti che infestano le campagne. Il realismo crudo si intreccia sapientemente con passi di sublime poesia, che riguardano prevalentemente il paesaggio e la natura. Pennellate di colore, luce diffusa, mille colori caldi, soprattutto caldi e scarsi quelli freddi, scene del presente che quasi indietreggiano e lasciano il passo a brevi flashback, personaggi che recano sul corpo e nell’anima i segni di una vita difficile e dura, spietata e senza giustizia.
Cosa vuole dire leggere un autore come Mo Yan? Le sue pagine sono così dense e cariche di immagini e di emozioni che comportano fatica, dopo aver chiuso il libro ci si sente emotivamente tramortiti, stanchi, quasi estraniati. Meravigliosamente stupiti.
Le tematiche trattate sono difficili e delicate: abbandoni di neonati, infanticidii, aborti, matrimoni senza amore...
La pianificazione delle nascite e la politica del figlio unico, preferibilmente maschio, sono da ascriversi ad una delle pagine più oscure e brutali della storia della Cina.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Tutti i libri di Mo Yan, in particolare “Sorgo rosso” e “Le rane”
Trovi utile questa opinione? 
150
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

8 risultati - visualizzati 1 - 8
Ordina 
Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Quante brutture albergano in seno ai totalitarismi !
Ciao Marianna, grazie per la bella ed interessante recensione. Ho in programma da un po' di leggere Mo Yan ma ancora non sono del tutto pronta. La tua valutazione comunque è una garanzia!
siti
29 Settembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Bel commento, quale libro consiglieresti per iniziare a conoscerlo?
In risposta ad un precedente commento
archeomari
29 Settembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Sarà sempre così! Ogni racconto fa riflettere ed inorridire. In particolare "esplosione " e "il neonato abbandonato"...
In risposta ad un precedente commento
archeomari
29 Settembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Grazie Chiara, è un autore che non deve mancare nelle nostre librerie! Sopportare le scene cruente (che durano fortunatamente poco) vale la pena, la sua scrittura ti catturerà e ti chiederai "ma perché non l'ho letto prima ?"....
Grande Mo Yan!
In risposta ad un precedente commento
archeomari
29 Settembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Laura,
Potresti cominciare con questa raccolta di racconti oppure immergerti già in un suo romanzo, IL romanzo di Mo Yan: "Sorgo rosso".
Entro il mese prossimo commenterò anche quello...grazie Laura per l'attenzione!
In risposta ad un precedente commento
DanySanny
29 Settembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Io avevo in programma Sorgo rosso, ma credo proprio che comincerò da questo! Mi intriga molto, anche la tua presentazione molto bella!
In risposta ad un precedente commento
archeomari
30 Settembre, 2019
Segnala questo commento ad un moderatore
Ciao Danny! Ma sì i racconti sono ottimi "assaggi"!
8 risultati - visualizzati 1 - 8

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Legami
Ambos mundos
You like it darker. Salto nel buio
Appuntamento con la paura
La vita altrove
Le botteghe color cannella
Lieto fine
Che cosa fa la gente tutto il giorno
Le cose che abbiamo perso nel fuoco
Winesburg, Ohio
Un giorno come un altro
Bestiario sentimentale
Melancolia
Il generale e il giudice
L'universo in un granello di sabbia
I colori dell'addio