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Dopo le fiamme
 
Dopo le fiamme 2019-07-01 14:53:33 Mian88
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
3.0
Mian88 Opinione inserita da Mian88    01 Luglio, 2019
#1 recensione  -   Guarda tutte le mie opinioni

Coscienza, resilienza...

Paesi Baschi. Vittime, caduti, morti. Voci che nella quotidianità più intima hanno sofferto, che sono perite, che hanno dovuto trovare il coraggio di andare avanti anche se è stato assaggiato il dolore della perdita, dell’amaro della sconfitta, della ferita che non guarisce e non guarirà mai. Perché quel concetto di patria, quel sogno, quell’obiettivo deve essere raggiunto a qualsiasi costo e a prescindere da tutto. Dal dolore che può essere arrecato, dal dolore che può essere subito. E dall’odio. Un odio solo apparentemente muto, un odio radicato, un odio costante, integerrimo che si pone in una dimensione di naturale contrasto a quella voglia di vivere, a quello spirito di sopravvivenza a quel desiderio di amore.
Storie, tante storie, tanti personaggi tra loro eterogenei per tante esperienze che narrano della “normalità” e che commuovono per la loro verità sino a comporre un grande e unico romanzo corale, sono quelle contenute in ogni romanzo di Fernando Aramburu. E “Dopo le fiamme” non è da meno. Perché tra figli incarcerati e madri che si recano in visita per cercare di mantenere quel punto di contatto che è ostacolato da quel non riuscire a comprendersi sino in fondo, ragazze invalide a causa di una bomba piazzata davanti a una banca, padri uccisi, donne che cercano di resistere in comunità che desiderano espellerle perché a seguito dell’assassinio del marito la loro presenza è diventata scomoda, oltraggiosa, anziani che vivono in forti condizioni di angoscia e accusati di collaborazionismo, le vicende si snodano, si sviluppano, colgono sfumature e muovono corde che solleticano l’anima e invitano alla riflessione.
Il tutto mediante la prosa consueta di un autore che accompagna con grande lucidità pagina dopo pagina e che è capace di esporre i fatti con quella leggerezza dei toni che “maschera” la profondità dei contenuti ma che al contempo non si sottrae alla ruvidezza, alla crudezza delle circostanze e che mai cade nel banale, nel costruito o nello scontato.
Un elaborato stratificato, con tante voci, tante problematiche, tante tematiche, tante vite, tanta verità. Uno scritto che chiede di essere letto e che sa farsi ascoltare.

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Commenti

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Ciao Maria! Aspettavo la tua recensione su Aramburu, è un autore che sto corteggiando da un po’, vorrei leggere infatti “Patria”. La piacevolezza però non sembra meritare un punteggio lusinghiero. Forse perché l’argomento è un po’ complesso. Giusto?
La tua bella recensione e la valutazione assegnata, Maria, mi fanno capire che non siamo al meglio dell'autore, recentemente molto discusso e lodato, di cui però non ho letto nulla.
In risposta ad un precedente commento
Mian88
02 Luglio, 2019
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Ciao Marianna, prima di tutto ti ringrazio per avermi letta. Allora, la piacevolezza non ha un punteggio altissimo perché come giustamente evidenziavi tu, l'argomento è un po' complesso ma soprattutto pesante. E' una tematica che è cara ad Aramburu, è il terzo libro che leggo a sua firma e posso dirti che tra ciascuno le differenze a livello contenutivo sono minime perché sono tutti avvalorati e caratterizzati da medesimi luoghi e dalle vicissitudini Basche. Forse è anche per questo che l'ho apprezzato ma non ne sono rimasta particolarmente entusiasta. Non ho ravvisato molta originalità o approfondimento rispetto a quella che resta l'opera principale. Se posso permettermi di darti un consiglio, parti da "Patria". E' il componimento più corposo e stratificato ma anche quello che merita di più e che ti lascia di più. Almeno ad oggi. :)
In risposta ad un precedente commento
Mian88
02 Luglio, 2019
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Esatto Emilio, è il terzo volume che leggo di questo autore ma dopo "Patria" ho finito con il trovarlo un poco ripetitivo. Me ne dispiace, sia chiaro, perché tratta di tematiche importanti e di una problematica di grande rilievo sociale ma ecco, alla lunga sfianca. Per ora il migliore, a mio modesto giudizio, resta l'elaborato più famoso, ma confido nel futuro perché le qualità per riuscire ci sono tutte.
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