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Viaggio nella narrazione di K. Anne Porter
Lo specchio incrinato di Katherine Anne Porter è una raccolta di racconti. L’antologia copre un tempo molto lungo: dall’apprendistato che inizia con Maria Conceprion, a La torre pendente, ambientato a Berlino nel 1934. Ma ci sono anche due romanzi brevi: Vino di mezzogiorno e Fato comune. Con questo testo l’autrice ha vinto il National Book Award, il Pulitzer nel 1996 e Nomination per il Nobel alla letteratura.
E’ un viaggio all’interno dell’opera della scrittrice, uno sguardo perfetto sulla sua narrazione. I racconti sono accomunati da un campionario diversificato di umanità, descritto sempre con una prosa perfetta, che scorre via veloce. I personaggi ottimamente delineati e descritti, spesso sono imprigionati in una realtà soffocante che li divora ogni giorno. Spesso non c’è una soluzione felice, a tratti una malinconica rassegnazione che si tramuta in tenerezza. Un’educazione sentimentale simbolica e profonda, per una narrazione che induce alla riflessione e alla meditazione. Un tono che spesso è ironico ed introspettivo, che fa amare ed apprezzare ancora di più questo bel testo.