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Il fiuto del dottor Jean
Sarà a causa del mio essere medico, sarà che anch'io abito in un piccolo paese e spesso mi capita di dovere andare a fare delle visite in mezzo al nulla, ma questo dottorino mi ha davvero conquistata.
Un Simenon che ad una prima lettura può apparire sottotono, meno coinvolgente e avvolto da un'aura quasi di stanchezza; ma questa sensazione dura poco, appena il tempo di arrivare alla penultima pagina del primo racconto, quando ci si accorge che il dr. Jean si è incuneato, in punta di piedi, nelle nostre sinapsi e la voglia di vedere cosa andrà a combinare ci pervade e costringe a leggere il successivo.
Quattro racconti sono raccolti in questo volume ed è presente una continuity; leggibili singolarmente, sono molto più comprensbili e se ne apprezza più l'evolversi del personaggio se letti in successione.
Il lessico è lo stesso, ricercato, ma non troppo, essenziale, ma mai povero ea differenza dei romanzi in cui è presente Maigret si ha a che fare con un personaggio che è uno di noi ed è per questo che è adorabile.
Imamginate un giovane dottore dei tempi andati, con una macchina sgangherata, intento a medicare ferite e far nascere bambini, nel caldo afono del sud della Francia, in un'estate torrida; immaginatelo andare in una casa sperduta a fare una visita e non trovarci nessuno di umano, ma incontrare una passione sconosciuta eppure pervasiva: l'investigazione.
Per caso, per diletto il dottorino diviene un investigatore per passione e i suoi teatrini con le forze dell'ordine sono esilaranti e la sua caratterizzazione convincente.
Consiglio, come sempre la lettura, per rilassarsi e sorridere.
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