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Tre saggi sul fanatismo
Dieci anni fa Amos Oz scriveva Contro il fanatismo; ora torna con un libro, Cari fanatici, che sono tre riflessioni contro quello che è il nemico fraudolento della nostra epoca. L’autore considera il fanatismo come un piccolo virus che all’inizio pare manifestarsi con sintomi lievi, ma che piano piano procura lesioni incurabili alla società. Cita alcuni esempi: L’Isis, i neonazisti, gli islanofobi,, gli omofobi. Per cui:
“odio, fanatismo, ribrezzo per il diverso, sete di sangue rivoluzionaria, febbre di annientare una per tutte i malvagi in un bagno di sangue, tutto ciò sta alzando di nuovo la testa.”
Nel primo testo che dà il titolo l’autore riconosce il fanatismo in ogni schieramento politico, in ogni religione, e in ogni ideologia. Nessuno scampa. L’unico rimedio per Oz è individuato nell’immaginazione, intesa come
“l’abilità di vedere oltre, verso spazi più aperti”,
di conseguenza la capacità di capire l’altro, e non solo come uno solo, come invece fa il fanatico.
Il secondo testo è: “tante luci e non una luce”, ed è stato scritto con la figlia Fania Oz. Rivolge le sue attenzioni alla cultura ebraica, alla sua storia, alla sua genesi. Il fanatismo qui si rivela quando i cultori dell’ebraismo più estremo cercano di imporre le loro regole agli altri. Poiché l’ebraismo è
“tante luci”
E non
“una sola”.
E qui l’autore fa un paragone rilevante: la città sionista di Tel Aviv ha un valore pari al Talmud, il libro per eccellenza della tradizione ebraica.
Nel terzo saggio Oz parla di “Sogni di cui Israele farebbe bene a sbarazzarsi il prima possibile”.Infatti:
“se non vi saranno qui e presto, due Stati (uno israeliano e uno palestinese) allora ce ne sarà uno. Se ci sarà uno Stato, sarà uno Stato arabo dal Mediterraneo al Giordano”.
E prosegue:
“Chi come me ha visto con i propri occhi la nascita dello stato di Israele appena tre anni dopo il genocidio degli ebrei d’Europa ad opera dei tedeschi nazisti non prende tanto alla leggere il concetto di ‘irreversibilità’. Come potrebbero del resto, israeliani e palestinesi, cominciare una luna di miele in unico paese dopo tanto sangue versato?”.
Un libro saggio.