Dettagli Recensione
Top 100 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
“Il mio pianto è un coltello..."
Racconta di donne, Alice Munro, e questo è ormai notorio.
Quello che non tutti sanno è quanto nella sua scrittura si eviti accuratamente ogni forma di sentimentalismo fino a spingersi, soprattutto in questi otto racconti, a non parlare mai d'amore se non in termini distaccati che rasentano il cinismo.
Degno di nota il primo racconto, “Una donna di cuore”, un crudo spaccato di provincia tinto di giallo con qualche sfumatura rosa nel finale, un rosa, però, che ricorda il colore del sangue.
C'è il sesso, poi, motore di ogni decisione, e sogni erotici turpi e inconfessabili quanto può esserlo il lato oscuro di ogni buona azione.
Ed è così che i tentacoli della perversione possono impaurire ed attrarre mentre la linea di confine tra bene e male, come spesso succede, si assottiglia fino a sparire.
I racconti della Munro si leggono con interesse non soltanto perché scritti con quell'attenzione ai dettagli propria degli scrittori di razza, ma anche perché lasciano dei sedimenti, degli spunti di riflessione che somigliano ad indizi su cui il pensiero si sofferma dopo la lettura.
L'ultimo racconto, che dà il titolo alla raccolta, analizza due aspetti estremi, un istinto materno isterico e uno pressoché inesistente.
Il primo travolge pateticamente una zitella, il secondo caratterizza una giovane madre assorbita dalla passione per la musica ed esasperata dagli strilli continui della figlia neonata:
“Il mio pianto è un coltello che taglia dalla sua vita tutto quello che non è utile. A me”.
Con stile asciutto si dipana la storia di una calda giornata estiva che per un po' assume i colori candidi della neve:
“... prese ad amarmi, perché l'alternativa era disastrosa”.
Indicazioni utili
Commenti
10 risultati - visualizzati 1 - 10 |
Ordina
|
Che l'autrice eviti il sentimentalismo direi che è 'il minimo sindacale' per un livello letterario.
L'ultima frase subito lascia perplessi, ma a rifletterci penso che talvolta capiti così; e che forse non si tratti neppure delle peggiori unioni.
Grazie Cristina, mi segno quest'altro titolo! :)
10 risultati - visualizzati 1 - 10 |
Elena