Dettagli Recensione
Top 50 Opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Le piume di egretta
Raramente Maugham delude, e in questa raccolta di racconti vagamente autobiografici (nei primi il protagonista è un agente dei servizi segreti, attività che lo scrittore svolse per un certo periodo) il suo umorismo British si colora talvolta di uno spassoso cinismo che stempera anche gli eventi più drammatici.
“La maggior parte di quell'attività si basava proprio su delle congetture; si doveva ricostruire l'animale partendo dalla mandibola”.
La combinazione di emozioni vere e fatti falsi (o viceversa), il tono di una voce, l'espressione di un viso, il guardarsi alle spalle anche in presenza del più cordiale compagno di viaggio, la noia di giorni passati in solitaria attesa e l'adrenalina di qualche ora, l'imprevedibilità della natura umana: tutto questo è raccontato con un tono che non perde mai una certa leggerezza di fondo, come se si trattasse dell'osservazione di un particolare tipo di insetti da parte di un entomologo.
Allo scrittore britannico, che sostiene forse per vezzo letterario di non saper scrivere gialli mentre racconta il delitto perfetto, riesce particolarmente bene lasciare intendere l'opposto di quel che scrive e prendersi gioco dei personaggi con uscite confezionate ad arte.
E se salvare le apparenze è tutto ciò che richiedono le regole non scritte della buona società, può essere addirittura divertente spingere questa necessità fino al virtuosismo, rasentando il grottesco:
“L'idea di avere sul cappello, proprio in quel momento, le piume di egretta regalatele dal povero Harold le dava una strana sensazione”.