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Herriot ed i suoi amici animali
Con “Storie di gatti”, il veterinario e scrittore scozzese James Herriot (1917-1995), ci regala un libricino delizioso, un testo ricco di vicende aventi quali protagonisti eclettici ed intraprendenti felini e le loro relazioni con il genere umano.
Ed è così che, con un totale di dieci avventure semplici, toccanti e mai scontate, l’autore si apre al lettore mostrandosi per la sua genuinità, umanità e purezza d’animo. Come non sentirsi vicino al medico quando Olly e Ginny persistono a non avvicinarlo perché memori dell’intervento di sterilizzazione o di soccorso per il pelo che ha dovuto effettuare? Come non entrare in simbiosi con lui quando le condizioni di Oscar sono così precarie da renderne quasi certo l’epilogo della vita? Come non condividere il profondo rammarico quando la separazione da quest’ultimo è necessaria? Come non restare affascinati dal fortissimo legame instaurato tra il venditore di caramelle ed il suo micione Alfred? Come non desiderare di tenere quel gattino nero nato per caso da quella micina così piccola e indifesa?
Altro carattere che è percepibile dallo scorrimento dell’opera è la vastità che circonda l’universo animale. Chi di noi non ha mai avuto a che fare, per via diretta o indiretta, con un gatto? Ecco, Herriot ci dimostra quanto sia possibile avvicinarsi a questi con naturalezza e quanto ancora su di loro vi sia da conoscere. Eh si, perché non si finisce mai di imparare!
Il tutto è avvalorato da uno stile fluido, senza pretese, agibile a tutti e dalla presenza di originali disegni che costituiscono un ottimo intermezzo tra un racconto e l’altro. Un elaborato, quindi, che non ha pretesa alcuna se non quella di raccontare il proprio rapporto con dette bestiole nonché le proprie avventure di vita professionale.
In conclusione, una lettura gradevole, non impegnativa, adatta a chi ama e desidera conoscere di più dei felini nonché a chi vuole cimentarsi con qualcosa di diverso ma non per questo banale o di poco valore.