Dettagli Recensione
Parole non dette, antichi rancori
La seconda raccolta della Munro, pubblicata nel 1974, ma edita in Italia solo nel 2016, conferma le grandi qualità di questa autrice fin dai suoi esordi. Della Munro adoro soprattutto lo stile, essenziale, tagliente, incisivo. Ti fa entrare nelle vicende che racconta attraverso il punto di vista delle protagoniste, ti fa vivere le loro emozioni, i loro pensieri, i loro drammi e i loro desideri. Mi piace perché il tempo del racconto è frammentato, oscilla tra presente e passato, è filtrato dai ricordi. Ma ciò che più apprezzo di questa autrice è il ruolo che dà al lettore: gettato 'in medias res' egli si deve infatti impegnare per scoprire chi sta parlando e di chi si sta parlando, deve ricostruire la trama e dare senso al racconto che va riassemblato come i pezzi di un puzzle. "Una cosa che volevo dirti da un po'" è il titolo del primo di tredici racconti e suggerisce anche la tematica di tutta la raccolta: frasi non dette, antichi rancori, segreti mai svelati custoditi da madri, mogli, sorelle, amiche, amanti per preservare fragili, ma preziosi, equilibri esistenziali.