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COME IN UN BAZAR, SI TROVA DI TUTTO DI PIU'
Appena terminato quest' ultimo romanzo del Re, non di certo il suo migliore.
E come il titolo ci suggerisce, questa raccolta di racconti ci regala la stessa sensazione che si ha entrando in un bazar: qualcosa ci cattura, la adocchiamo, chiediamo consiglio per poi, magari, acquistarla.
Su qualcosa sorvoliamo, diamo giusto un' occhiata. E su altre cose, semplicemente, passiamo oltre.
Questo per dire che certi racconti sono veramente belli (per quanto mi riguarda "Miglio 81", "Ur", "La Duna", "Il Bambino Cattivo"), altri mi sono piaciuti, ma niente di più; ed altri, semplicemente, mi hanno fatto arrivare al punto finale giusto perchè dovevo (doveva proprio pubblicarlo "Quell' autobus è di un altro mondo"?).
Poi, ovviamente, i miei gusti non rifletteranno i vostri, e voi troverete più interessanti altri racconti ed inutili alcuni tra i miei preferiti, ma è chiaro che su venti racconti (stupendamente anticipati da note autobiografiche dell' autore), non tutti possono piacere.
Per il resto, lo stile e la piacevolezza sono i soliti di King, che mi catturano e mi tengono incollato ai suoi libri senza rendermi conto del tempo che scorre (e del lavoro che chiama)...
Un pò come, passatemi l' esempio, quando si acquista un disco mediocre della propria band od artista preferito: su venti canzoni sicuramente qualcuna vi piacerà, qualcun' altra non riuscirà a trattenervi per più di due ascolti, altre invece dopo il primo ascolto andranno accantonate.
Poi però, parlandone con altri fan della band od artista in questione, noterete che uno dei vostri pezzi preferiti per un altro è inascoltabile, mentre un pezzo per voi insignificante per un altro è un capolavoro. Sta a voi scoprirlo frugando in questo bazar.
Buona lettura!
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