Dettagli Recensione
Dieci storie su cui riflettere
Francisca, Mané, Juana, Simona, Layla, Luisa, Guadalupe, Andrea e Ana Rosa, sono le nove donne che si ritrovano riunite nello studio di Natasha (la decima), la loro psicoterapeuta, per volere di quest'ultima.
Nove donne più una che per andare avanti si raccontano le une alle altre. Dieci donne fra le più svariate si mettono a nudo e narrano la loro storia e cosa le ha portate a ritrovarsi in quello studio.
La scelta è veramente eterogenea, si va dalla povera, all’attrice famosa, da una madre in difficoltà a una giovane lesbica, da chi vive nel passato e chi aspetta il futuro.
Marcela Serrano, scrittrice cilena, ci divide questo romanzo in dieci racconti, che con il leggerli diventano sempre più collegati gli uni agli altri come se “Alla fine, dice fra sé allontanandosi dalla finestra, alla fine tutte noi, in un modo o nell’altro, abbiamo la stessa storia da raccontare”.
La Serrano racconta ogni storia con uno stile diverso, rappresentando in maniera egregia le qualità e le tipicità della protagonista di turno. Ne cambia il lessico, le pause, i dialoghi e tutto questo in maniera davvero molto coinvolgente. Difficile rimanere insensibili alle emozioni che suscitano queste pagine e in base al nostro trascorso e alle nostre esperienze è ovvio che qualche storia possa colpire più di altre.
Nel mio cuore sono rimaste Luisa, vedova desaparecido che per trent’anni ha continuato ad aspettare il ritorno del marito e Layla, che non era mai riuscita prima di allora a raccontare che l’amore della sua vita, il suo stesso sangue, in realtà viene dalle viscere del nemico.
La volontà di farcela è l’elemento che le accomuna insieme alla loro forza, la forza delle donne, quella che viene fuori nei momenti più bui, senza poi dimenticarsi che “Non sono sola quando sono da sola”.
Una lettura profonda, riflessiva e molto emotiva. Un Cile raccontato e vissuto in maniera molto personale. Un libro che mi ha particolarmente colpito e che non consiglierei a tutti, ma solo a chi cerca un romanzo insolito, profondo e con al centro la femminilità.
Buona lettura.