Dettagli Recensione
L'uomo nudo
Che Simenon sia uno dei più grandi scrittori del novecento è cosa risaputa, ma scoprirlo in grado di creare personaggi credibili e interessanti senza soluzione di continuo è qualcosa che non è così scontato.
Questa raccolta di gialli, tre per la precisione, non ha come protagonista Maigret, anche se la sua figura come un fantasma benevolo aleggia nell'aria; ma l' Agenzia 0 : investigazioni provate al cui comando è un ex collabaratore del commissario, che ad un certo punto della carriera decide di mettersi in proprio.
Così, almeno vuol farci credere la quarta di copertina, dovrebbe svolgersi l'azione, casi risolti da occhi privati e non dalla polizia di Stato; la realtà, come è facile aspettarsi, è molto più variegata di quello che viene mostrato e fin dal primo racconto si capisce che il suddetto ex poliziotto Torrence non è davvero il capo, ma ne recita solo il ruolo...perché? Chi è in realtà colui che manovra l'agenzia?
Emile è un ragazzo smilzo, rosso di capelli, timido e impacciato, che ama stare defilato e nascosto, ma è proprio egli il cuore pulsante e il cervello pensante dell'agenzia; spacciandosi per fotografo è sempre con Torrence sui luoghi del delitto, come un bravo impiegato sempre alla scrivania dell'ufficio adiacente, dotato di spioncino, a vigilare sull'operato di Torrence.
Come succede anche nei gialli in cui Maigret è il protagonista anche in questo caso non sono le vicende a farla da padrona, per quanto interessanti e ben raccontate, ma gli stati d'animo e la personalità dei vari personaggi, che sono così ben caratterizzati da rimanere nel'immaginario, è così per la bella ragazza del primo racconto, sarà così per l'avvocato-clochard.
Il tutto tratteggiato con il solito lessico a cui Simenon ci ha abituato essenziale, ma elegante condito con una vena umoristica molto marcata.
Questi primi tre racconti editi da Adelphi sono imperdibili, sia per chi ama il Simenon- Maigret che non Maigret, rappresentando un buon compromesso tra i due mondi dell'autore belga.