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Amica della mia giovinezza
 
Amica della mia giovinezza 2015-12-07 12:29:34 Mario Inisi
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Mario Inisi Opinione inserita da Mario Inisi    07 Dicembre, 2015
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L'età spegne le inquietudini

Margot e Anita sono arrivate qui. Non sono ancora pronte a smettere di parlare. Sono contente, abbastanza contente.

In questi racconti Alice si affaccia e ci fa affacciare alla finestra della vita di alcune donne mettendone in luce le stranezze, gli amori, le relazioni. Spesso si ha l’impressione di parlare di quelle persone come si parla tra amici di altri amici. Si entra nelle vicende in punta di piedi. Spesso l’aspetto sessuale è quello al centro dell’interesse: relazioni, unioni, tradimenti, proprio come capita nelle chiacchiere tra amici su conoscenti comuni. Anche se si parla di sesso l’autrice non è mai volgare, tutt'altro.

Averill accetta l’offerta del capitano. E’ assolta, fortunata. Scivola via come il pesce luccicante, dentro al suo abito di seta scura. Lei e il capitano si augurano la buona notte. Si sfiorano educatamente le mani. Il contatto produce un fremito sulla pelle di entrambi.

Colpisce il fatto che il sesso viene trattato quasi in tutti i racconti come un appetito tra i tanti, ed è disgiunto dall’aspetto psicologico ed emotivo, cosa strana essendo la scrittrice una donna. Manca l'inquietudine che mi aveva attirato in Amico, nemico, amante. Sembra una scrittura più matura per questo aspetto anche se la maturità le ha tolto un po’ di freschezza. La scrittura è sempre ottima naturalmente, ma solida, tranquilla, pacata. Forse troppo pacata. I racconti dell’altra raccolta, perlomeno alcuni, mi sono sembrati più intriganti e originali. L'irrequietezza, la mutevolezza, la provvisorietà delle cose e delle situazioni è quello che mi attira nel racconto ma qui ho trovato solidità e poche vibrazioni.
Tra i racconti di questa raccolta il mio preferito è Oh a che giova. La storia dell’amore platonico di un uomo che ha perso un occhio in un incidente da bambino per la sua bellissima vicina che guercio com'è si vergogna anche di invitare a ballare. Questo personaggio e sua madre, che sembrano guardare la vita dalla finestra ma che hanno grande dignità mi sono proprio piaciuti. Ma anche la bella vicina che cerca di imbruttirsi perché in un paese la bellezza eccessiva è come una deformità.
Le altre donne con i loro amanti e la descrizione molto fisica del loro corpo e dei loro desideri non mi hanno dato quelle sollecitazioni emotive che cerco nei racconti e nella lettura.

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Amico, nemico, amante (che è più bello)
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Commenti

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Bel commento, Mario.
Tu consigli la lettura del libro, ma da ciò che ho captato, per me è no.
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
08 Dicembre, 2015
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E' un bel libro ma a chi non conosce ALice consiglio l'altro. E comunque il tono pacato e confidenziale anche se con poche vibrazioni potrebbe piacere.
siti
08 Dicembre, 2015
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Ciao Mario, recensione molto utile, terrò in conto l'altro titolo sicuramente.
Grazie per la recensione, mi hai fatto venire voglia di approcciarmi alla Munro, probabilmente cominciando da amico, nemico, amante!
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
09 Dicembre, 2015
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Purtroppo non conosco le altre raccolte.
ottima recensione di una raccolta della grandissima Munro
Quando leggo recensioni entusiaste dei libri di Elena Ferrante su qyuesto blog e quelle a mezza bocca dei racconti di A.Munro, mi sento proprio cascare le braccia...
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