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Pellegrina e straniera
 
Pellegrina e straniera 2015-06-18 04:39:12 Emilio Berra TO
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Emilio Berra  TO Opinione inserita da Emilio Berra TO    18 Giugno, 2015
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Divagazioni profonde in stile leggiadro

I termini Pellegrina e Straniera ben si addicono a Marguerite Yourcenar, sempre in transito, umile e consapevole, sulle strade del mondo o per i fervidi sentieri della sua immaginazione.
Questo libro contiene scritti vari su personalità dell'arte e della letteratura, indagate nei modi più inconsueti e sorprendenti, spesso attraverso le suggestioni che i luohi emanano, con esiti assai convincenti, tramite una scrittura di un fascino che sempre si rinnova.
Fra i personaggi noti e notissimi, che compaiono in questa galleria delle meraviglie, per ragioni di spazio mi soffermo solamente su Virginia Woolf, incontrata dalla giovane Marguerite in veste di traduttrice in francese del libro "Le onde".

La sua ammirazione per la grande scrittrice inglese porta l'emblema della citazione di un'eroina di Shakespeare: "Quando nacqui, una stella danzava".
La celebre scrittrice, "sfavillante e timida", "delicatamente segnata dalle impronte dei pensieri e della stanchezza", riceve la giovane Marguerite "in una stanza invasa dal crepuscolo". Il ricordo che ne conserva rasenta il mito: "questa donna dai limpidi occhi azzurri, dalla maestosa capigliatura bianca che evoca immediatamente (...) la brina, l'argento, un'aureola - ha dunque visto curve sulla sua culla tutte le fate della letteratura inglese".

L'ammirazione per la Woolf è anche, soprattutto, per la sua arte: "le gelide pulsazioni di uno stile che fa pensare ora a ciò che attraversa, ora a ciò che è attraversato -alla luce, al cristallo"; la capacità di "trasfigurare la realtà, o di farne cadere le maschere" e di trasmettere al lettore "un senso magico dell'incantesimo delle cose".
La Yourcenar sa, però, che dietro allo splendore delle più belle pagine della letteratura si cela spesso l'estenuante lavoro di scrittori che "si dedicano con pazienza (...) al loro arazzo pieno di fiori (...), senza mai mescolare alle opere il resoconto indiscreto delle loro fatiche, e il segreto dei succhi spesso dolorosi nei quali le loro belle lane sono state intrise".

Ho deliberatamente usato a piene mani le espressioni dell'Autrice, che attestano come la scrittura di M. Yourcenar sia dotata di straordinaria bellezza, oltre alla profondità di pensiero, anche quando si occupa di saggistica.

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grazie Emilio, deve essere una vera chicca questo saggio!
In risposta ad un precedente commento
Mario Inisi
18 Giugno, 2015
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Anche Shakespeare sembra che fosse una donna. L'insegnante d'inglese di mia figlia ne era sicura.
Ciao Emilio, grazie della segnalazione, è sicuramente un saggio interessante che merita di essere letto. :-)
Grazie Silvia per avermi letto. La saggistica di M. Yourcenar ha la bellezza dei testi letterari. Qui si occupa di vari personaggi spesso partendo dalla sugestione di luoghi : Mozart a Salisburgo; Huysmans; Wilde ; Bochlin e il cimitero di Fiesole; H. James; Borges...
Mario, questo non lo sapevo; però su di lui si sa così poco...
Grazie a te Maria. In alcuni dei testi contenuti nel libro il linguaggio letterario dell'Autrice si fa irresistibile.
Bellissima recensione.
Adoro la Yourcenar ma non ho mai letto questo saggio e la tua recensione mi ha proprio incuriosita a riguardo.
Sai, Emilio, ti confesso di non aver ancora mai letto nulla della Yourcenar. So che è una grave pecca! Il tuo commento è un ulteriore stimolo a affrontare questa scrittrice! Grazie.
Grazie, Claudia. Anch'io amo molto questa scrittrice. In effetti sono usciti tre volumi di suoi brevi saggi. Si tratta di scritti vari collocabili fra la saggistica e il testo letterario di narrativa. Alcuni sono bellissimi.
Una di queste raccolte, che ho recentemente commentato, s'intitola "Il tempo, grande scultore" ed è forse migliore di "Pellegrina e straniera".
Grazie a te, AnnaMaria. Prima di leggere capolavori come "Memorie di Adriano", secondo me, conviene forse iniziare con la trilogia autobiografica "Il labirinto del mondo", il cui primo libro è "Care memorie" (nella prima parte vi sono alcune pagine che ricostruiscono l'albero genealogico del settore materno : si possono anche 'leggere verticalmente' , se non saltare del tutto).
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