Dettagli Recensione
C'era una volta in Giappone
Curata con precisione e professionalita' da Maria Teresa Orsi, la raccolta propone circa centocinquanta fiabe dell'antico folclore giapponese, suddivise in macro aree geografiche e prive di autore . Ode alle diversita', quello che maggiormente mi ha affascinata nel volume e' stata l'inevitabile constatazione di quanto la cultura occidentale e quella del Sol Levante siano diverse, anche nella fiaba. Cosicche' non si ha un migliore o un peggiore, si hanno due opzioni, tanto lontane da non temere paragoni.
Spiccano alcune differenze fondamentali: la mancanza per esempio del nostro diffuso lieto fine, qui spesso la fiaba inizia bene ma non altrettanto termina. Si susseguono separazioni di innamorati, la morte, l'isolamento eppure senza toni drammatici, piuttosto, essenzialmente , con quell'ombra di bellezza malinconica che impregna l'estetica tradizionale nipponica.
In linea di massima esse concentrano ammonimenti od insegnamenti, tra i piu' dibattuti annoveriamo i difetti di avarizia, invidia e disonesta'; a errore compiuto l'ingrato viene punito, la penitenza e' priva di connotati tragici ma avvolta in una tacita accettazione .
Non solo giovani fanciulle, spesso al centro della narrazione sono persone anziane, le cui esistenze si incrociano con personaggi magici o fatati, umani o animali, talvolta semplici oggetti animati. E ancora interessante e' vedere quanto nella fiaba giapponese la ricchezza non raggiunga il culmine nelle piu' comuni monete d'oro, piuttosto dai forzieri o dagli alberi miracolosi sgorgano chicchi di riso , che garantiscono il benessere ai fortunati fruitori.
Nel volume potremo conoscere i soggetti cardine della mitologia giapponese come gli oni, orchi che si procacciano umani come cibo; la yamanba ( vecchia dei monti ) feroce e capace di trasformarsi per ingannare le sue prede; il tanuki, un canide dispettoso che diviene un predatore vorace. E ancora la volpe, tra le figure piu' ricorrenti nella letteratura classica giapponese, essa e' una creatura affascinante e furbissima che puo' assumere mille identita' conturbanti. Di indole seducente e perfida, puo' essere anche una tenera madre come la volpe bianca divenuta donna, che dopo avere amato il nobiluomo che le risparmio' la vita in una battuta di caccia si trova costretta ad abbandonare l'amato marito ed i suoi piccoli una volta scoperta la sua vera natura.
Sebbene i protagonisti e l'ambientazione siano una variabile, gli argomenti spesso ritornano, quindi e' consigliabile leggere il libro a pizzichi evitando che la ripetizione mortifichi l'insieme della raccolta.
L'edizione e' di prestigio, curata in ogni dettaglio e corredata di alcune tavole illustrate. Capisco il costo della produzione raffinata ed anche l'arduo lavoro di ricerca e traduzione sostenuto dall'equipe di studiosi, spiace molto pero' che i lavori della Orsi restino opere elitarie, il prezzo di questi volumi e' collocabile mediamente nella fascia dei latifondisti o dei pazzi.
Comunque sia, io da buona pazza lo ricomprerei, buona lettura.
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Commenti
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detto ciò, cara Cub, l'importante è che sia un'opera che ti abbia arricchito!
Silvia, SETTANTACINQUE euro non e' troppo alto. E' osceno.
:-)
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