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Troppa felicità
 
Troppa felicità 2014-07-25 13:03:20 Cristina72
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Cristina72 Opinione inserita da Cristina72    25 Luglio, 2014
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Troppo umani, troppo veri

A volte la scrittura è l’elaborazione di un dolore proprio o altrui da cui lo scrittore riesce a prendere le distanze, trasformandolo in frutto prelibato.
E' il caso di questa raccolta di racconti, piccolo gioiello della letteratura contemporanea in cui la perfezione dello stile - serio o scanzonato in varie modulazioni - si adatta a personaggi e situazioni come un abito dal taglio impeccabile.
Intensa la prima storia, quanto può esserlo quella di una donna annientata, madre di tre bambini uccisi dal loro stesso padre.
Sorprende lo sviluppo emozionante e paradossale della trama, spiazzano le parole del genitore assassino, il suo amore per i figli, le agghiaccianti, struggenti certezze di chi ha toccato il fondo:
“Il Paradiso esiste. Ho visto i bambini. Li ho visti e ho parlato con loro”.
La fine del racconto chiude in qualche modo un cerchio doloroso, ma eccone un altro, ecco un’altra esistenza che si dispiega sotto gli occhi del lettore che a poco a poco scopre pensieri, emozioni, errori contro cui è impossibile puntare il dito: troppo umani, troppo veri.
C'è la donna che lasciata dal marito guarda avanti senza rancore verso un nuovo inizio e quella che con un po' di vergogna si scopre nel ruolo “dell'amante giovane, della spensierata rovinafamiglie”, mentre il destino riserva qualche imprevisto.
Magistralmente costruita la cronaca del delitto perfetto che non ti aspetti, consumato da due bambine spinte da un odio inesorabile (“...il culmine esistenziale del nostro essere noi”), e di grande impatto il confine tra la vita e la morte, tratteggiato con sfumature delicate che sfociano quasi nel surreale: la vita che se ne va con un senso di vertigine, la morte che arriva in punta di piedi rendendo vana ogni cosa terrena.
L’ultimo racconto - quello che dà il titolo alla raccolta - possiede la grazia delle atmosfere dei grandi classici russi ed è un omaggio a Sof’ja Kovaleskaja, brillante matematica vissuta a fine Ottocento.
Un'intelligenza fuori dal comune, un amante invidioso dei suoi successi (ma in cui lei si ostina a credere), qualche amico sincero, un’immensa voglia d’amore, di libertà, di vita.
“Troppa felicità” - sembra siano state le sue ultime parole - estremo luccichio di una stella solitaria.

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Commenti

13 risultati - visualizzati 1 - 10 1 2
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Donnie*Darko
25 Luglio, 2014
Ultimo aggiornamento:
25 Luglio, 2014
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Gran bella recensione Cristina!
Della Munro mai letto nulla, ma questo lo metto immediatamente in lista nonostante qualcuno mi abbia detto che sia un'autrice più che altro adatta ad un pubblico femminile. Una cavolata, vero?
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
25 Luglio, 2014
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Eh no ! Gia' mi hai convinta una volta a leggere la Murno !
Scherzo il commento e' appetitoso, pero' l'unica esperienza che ho avuto con lei e' stata mortificante.
Incompatibili.
:-)
Cristina, non ho parole....quello che potrei scriverti sarebbe davvero patetico. Ti dico solo questo....grazie! per riuscire a farmi scoprire con grande classe sempre qualche nuovo autore/ce.
Togliendo qualche passaggio che svela troppo dei singoli racconti, questa tua recensione potrebbe essere la prefazione del libro stesso.
Ti faccio i miei complimenti.
In risposta ad un precedente commento
gracy
26 Luglio, 2014
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Full stellato!! Bene bene ho tutto della Munro, adesso aspetto il momento giusto per iniziare a leggerla :)
@Ale: in generale la Munro ha un occhio di riguardo verso il mondo femminile, ma questo libro è più di respiro universale e probabilmente le è valso il Nobel per la Letteratura.
@CUB: nooooo, riprova con questo!
@Rollo: è vero ho spoilerato un tantino, ma penso che nei grandi libri la trama in sé importi poco. Tutti sanno, per esempio, che la Karenina e la Bovary si sono suicidate ;-))
Grazie @Marcy, amica virtuale e letteraria, e grazie a tutti.
La Karenina e la Bovary si sono suicidate??? E quando?... Ma perché sono sempre l'ultimo a sapere le cose? :)
In risposta ad un precedente commento
C.U.B.
26 Luglio, 2014
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Non ce la faccio...
Piuttosto prova tu a leggere l'unico che ho letto io quando hai voglia.
Vorrei capire se ho avuto la fortuna di beccare l'unico libro orribile della Murno o se si tratta davvero, semplicemente, di incompatibilita'.
@Rollo: eh sì, se ne vanno sempre i migliori :-)
@Cub: se è così deprimente come dici non mi attira. Lo metto comunque in wl!
Eh sì, brava Cristina!
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