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Tsubasa
Ali e' la storia di un sentimento mai consumato, leggiadro come le piume bianche di due grandi ali umane. Che ondeggiano dal basso all'alto verso il cielo blu di Tokyo, sostenendo la giovane figura dilaniata dalla guerra. Che ingrigiscono e lacerano le spalle gravandole di un peso immobile, quando inesistenti si impongono su quel corpo che alla guerra e' sopravvissuto. Privato del suo amore di promesse.
Racconto breve poco conosciuto e in via di estinzione nella forma cartacea, si trova facilmente on-line ma il senso di questo libretto sta anche nella materia. Ben lontano dal richiamare l'idea di una casa editrice nel lavoro tipografico e di rilegatura, il prodotto cartaceo e' un oggettino molto intimo. Minuscolo e di una carta quasi grezza, la copertina stilizzata che par scritta di pugno con dei pennarelli, dà l'idea di essere una copia casalinga, prodotta in un'unico esemplare. Stampalternativa una ne fa e un'altra ne pensa, all'interno ogni pagina italiana e' accostata all'equivalente giapponese, manoscritto dalla calligrafa Tomoko Senoo.
Intimo per la sinossi introvabile che ho voluto sostituire nella scheda di Qlibri con quel testo virgolettato inserito nel libriccino, in seconda pagina. Non e' facile trovare dei pezzi in cui Mishima si rivolga al suo pubblico in maniera così diretta e malinconica.
Alla luce di quelle righe ALI acquisisce un numero sempre maggiore di sfumature ad ogni rilettura, il pavimento di pietra intiepidito da mani sudate che si stringono, dall' ombra delle azalee e dal ronzio delle api " come il respiro del giardino addormentato", accoglie ogni interpretazione che il lettore propone.
Non vuole essere una recensione questo commento, solo una dichiarazione d'amore come tante altre.
Buona lettura.
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Commenti
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Non mi sono mai interessata di letteratura giapponese e non conoscevo questo autore. Quando leggo le tue recensioni e quelle di altri appassionati, ho quasi una sensazione di soggezione, come se sbirciassi in casa di qualcuno che non conosco. Ora però la curiosità è tanta e proverei ad accostarmi a qualche testo ma... da dove cominciare?
:-)
@ Domitilla, la letteratura giapponese ha ritmi molto diversi dai nostri, quindi e' possibile che ti deluda. Oppure potresti innamorartene, chi lo Sa.
Mishima e' un autore piuttosto complesso ma di una grazia sublime nella forma, anche se io ci ho perso la testa, non faccio testo. Ti direi di iniziare da qualche opera minore, dove per minore intendo breve e meno impegnativa. Non per esempio la tetralogia Il mare della fertilita', che e' piuttosto corposa.
Cercati questo racconto on line se vuoi, si trova in pdf e gratis e lo leggi in un attimo, così ti fai un'idea di base della sua penna, dell'armonia incantevole delle sue metafore.
(Anche se letto in pdf perde meta' del suo fascino, io sono per i libri di carta , sempre e comunque. Se mi mandi una mail in mp ti fotografo le pagine e te le invio, cosi' almeno vedi un po' piu' che con uno squallido pdf, e' talmente breve che ci metto un attimo ). Diciamo che Ali e' una base, in genere e' molto piu' elaborato.
Se poi ti piace te ne consiglio altri, io ne ho letti un sacco.
Il mio prima Mishima e' stato La voce delle onde, le cui ambientazioni sono di una meraviglia che mi e' proprio scattato l'amore ;-)
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