Dettagli Recensione
la solita bastian contraria..
Domenica sera ho iniziato questo libro e ieri sera l'ho chiuso (PER FORTUNA) e spero di dimenticarmene presto.
Il genere distopico non è fra i miei preferiti, non per chissà quali ragioni, ma possiamo accendere il telegiornale per trovarsi dentro alla realtà dei nostri giorni che non differisce troppo dal genere distopico.
Questo genere tendo ad evitarlo perché di negatività e schifezza ce n'è anche troppa, ma me l'avevano regalato quindi non potevo lasciarlo li.
Lo so, forse la prendo nel verso sbagliato ma non me ne frega nulla!
Così come 1984 anche questo "romanzetto", ("etto" perché sono solo 200 pagine), è brutale e violento psicologicamente.
Dei ragazzini, causa incidente aereo, sono costretti in un isola deserta.
Da subito si formeranno gerarchie: il più figo, lo sfigato, il pazzo, i deficienti, i cacciatori e la bestia.
Dovranno cavarsela e presto inizieranno i primi "massacri" ai maiali, dopo di che non contenti, si passerà alla caccia al ragazzo.
Ebbene si, i gruppi si divideranno, la pazzia e la stupidaggine che solo l'uomo (grande o piccolo) può covare, degenererà nel caos e nella distruzione.
Certo, perché? Potevamo forse aspettarci che fossero diversi i comportamenti? Ovvio che no, non sarebbe diventato un Classico.
Potevamo forse aspettarci che ci fosse qualcosa di costruttivo? Ma stiamo scherzando?
Mi ha fatto arrabbiare, mi ha stancato, mi ha innervosito e a volte mi ha fatto saltare pagine.
Non so perché tutto questo fastidio, forse perché non c’è nulla di diverso da ciò che sentiamo tutti i giorni tranne che non siamo in un’isola deserta.
Mi ha dato sensazioni brutte, negative, tristi.
Non mi ha lasciato nozioni, ne conoscenza in più di quella che già avevo acquisito dopo 29 anni di vita. Bensì la solita stessa solfa, trita e ritrita della stupidità umana (non di tutti ovviamente, non voglio fare di tutta l’erba un fascio!!).
Questi ragazzini che si comportano come bestie feroci.
Caccia al più debole, riti e cantilene inquietanti.
L’uomo che si trova braccato finalmente come se fosse un maiale. BAD KARMA!!!
Mi ha disturbato e forse è questo il motivo per cui un classico viene ritenuto tale.
(Lo penso davvero? adesso lo metto in dubbio!)
Questa tipologia di libri arrivano violenti dentro al cervello e te lo tengono sconquassato per svariati giorni.
Sviluppando il lato pragmatico, posso solo dire che la narrazione è spesso lenta e con lunghe descrizioni dell’isola. Un po’ per girare intorno alla storia di questi ragazzini.
I personaggi sono quelli standardizzati che ho elencato sopra: il protagonista eroe, lo sfigato che si rivela l’unico che ha buon senso ma che fa sempre una brutta fine, il cattivo, gli sgherri del cattivo e via dicendo.
Nessuna empatia ovviamente, non c'è tempo per crearla perché la storia è già conclusa.
Fai solo a tempo a provare odio e rabbia e sinceramente non vedevo l’ora di finirlo.
Lo consiglierei?
Dicono che essendo un classico, va letto, anche se non piace.
Io non sono proprio d’accordo.
UN LIBRO a prescindere dal classico, va letto se sai che ha qualcosa da comunicare.
E questo non lo consiglierei.
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Commenti
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La tua recensione rafforza la mia decisione.
Complimenti per la tua recensione.
Ciao
;D
Pia
;D
@Maldy....mi piace il tuo punto di vista, ma non sei l'unica bastian contraria, almeno tra i lettori italiani, amato e odiato a metà. Lo leggerò a breve... delirio tremens o iena ridens...a parte!
@Silvia
se non l'hai letto potremmo fare un ring, se ti va, così vedremo se queste mosche sono da schiacciare fino all'ultimo rigor mortis :D
Metà febbraio? Che dici?
@Maldestra
grazie per lo spazio e l'opportunità di condivisione che ci hai dato!
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L'apprezzarlo o meno credo dipenda dalla sensibilità di ognuno, a quanto quella sensazione di inevitabile crudeltà possa dare fastidio e urtare.
In ogni caso il tuo punto di vista è molto interessante, poiché apre molti spunti di riflessione e di eventuale discussione...