Dettagli Recensione
Geniale!
Questo è uno di quei libri che chiunque dovrebbe leggere!
Scritto con una prosa briosa ed accattivante, è un libro divertente che affronta in maniera leggera, ma non superficiale, tematiche molto attuali per la nostra società moderna. La lettura è solo un obbligo che gli insegnanti impongono ai propri studenti o può diventare un piacere? E chi è sempre molto impegnato cosa può fare per avere il tempo di leggere?
Non molto tempo fa, ascoltai una persona dire "non sopporto quelli che mi dicono "mi piace leggere, ma non ho tempo!" Hai il tempo di stalkerare il tuo ex su facebook? Allora hai anche il tempo per leggere". Certo, Pennac l'ha detto in modo meno diretto, più letterario, ma il concetto è lo stesso: se si ha il tempo per essere impegnatissimi a fare qualunque cosa, allora il tempo per leggere c'è, solo che non lo si vuole usare.
Per quanto riguarda la prima domanda, invece, è bello vedere come Pennac, mettendosi nei panni di un figlio, di uno studente, di un genitore, di un educatore riesca a rispondere in maniera esaustiva alla questione, raccontando proprio come se il suo fosse un romanzo. La lettura deve essere un piacere, è uno dei maggiori passatempi di sempre, perchè deve essere relegata al ruolo di obbligo scolastico? E anzi, la lettura è un piacere talmente grande e personale che ogni lettore può affrontare un libro, che sia un romanzo, un saggio o una raccolta di poesie, come più lo aggrada: nessuno può imporre al lettore di finire il libro o di leggere ogni singola parola, se non il lettore stesso!
E così, Pennac conclude la sua opera con un decalogo, che voglio riportare qui sotto (non è spoiler, lo si può leggere sul retro di copertina):
"1 Il diritto di non leggere
2 Il diritto di saltare le pagine
3 Il diritto di non finire il libro
4 Il diritto di rileggere
5 Il diritto di leggere qualsiasi cosa
6 Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)
7 Il diritto di leggere ovunque
8 Il diritto di spizzicare
9 Il diritto di leggere ad alta voce
10 Il diritto di tacere"
Concludendo: è un libro molto interessante, mi ha regalato spunti di riflessione non indifferenti. Consigliatissimo!