Dettagli Recensione

Quest'antologia di racconti si ispira alla stessa ambientazione dei ben più noti Demon Books, anche se si tratta di tre storie completamente autonome.

Per migliaia di anni gli Yama, creature aliene e misteriose, sono vissuti sulla Terra in un rigido isolamento tra i ghiacci del Nord, sviluppando una loro società divisa in rigide classi sociali (sopra i nobili daimyo e sotto i più emotivi rohn) e una scienza enormemente progredita. Finché non sono stati scoperti dagli umani ai tempi della regina Vittoria ed hanno dovuto stipulare un trattato tra le due civiltà: gli Yama hanno ceduto tecnologia per garantire la supremazia dell’impero britannico, in cambio della possibilità di nutrirsi della fontana di energia eterica che gli umani hanno sopra al cuore.
Gli Yama, pur essendo non umani, sono geneticamente molto simili (i loro scienziati non escludono che vi sia stato un incrocio tra le razze in epoche remote): sono semplicemente più belli, più intelligenti, più dotati, più forti, nonché (ah, il bello della fantasia femminile!) sessualmente instancabili. Potrebbero dominare il mondo, se solo lo volessero, ma a loro non interessa, perché temono le emozioni, la mancanza di controllo, e sono fortemente disgustati dalla natura umana che cede miserevolmente alle questioni di cuore.

I racconti sono dedicati a tre diverse coppie di umani e Yama, e tutti accomunati da un elevato grado di sensualità (direi molto elevato). Perché Emma Holly è sempre lei, con quello stile inconfondibile ed fisicamente molto dettagliato, che ti fa sempre chiedere: ma dove le andrà a cercare certe ispirazioni?
Il mio preferito è il primo, ambientato a Bhamjran, la capitale del deserto, un mondo sottosopra dove gli harem sono solo maschili (pieni di prestanti adoni, ansiosi di essere i prescelti della loro signora) e dove la ricca contessa di Ware, la giovane vedova Georgiana, posa il suo sguardo su Iyan, un demone sotto contratto per debiti di famiglia e che secondo gli abitanti del luogo non sorride mai.

L’unico neo di questi racconti, a mio parere, è il finale, sempre troppo frettoloso: la Holly ti incanta con la sua trama e con personaggi sempre curiosi, ma poi tronca la narrazione sul più bello, come se si trattasse dell’incipit di romanzi ancora da sviluppare e che uno vorrebbe gustarsi fino in fondo. A parte questo, se conoscete già la serie o se volete averne un assaggio, questi racconti sono gustosi.