Dettagli Recensione
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Una settimana non esattamente esemplare di un killer.
Mi spiego, l'arte del killer sta nel compiere un lavoro certosino, il bersaglio assassinato in maniera perfetta ed esemplare. Se il bersaglio e' semplicemente morto ammazzato, che sicario sei ? A tutto c'e' una spiegazione : il killer ha perso la testa per una donna e qui viene meno la sua condotta misogena, che nella professione aveva un ruolo importante assai.
A racconto terminato, tre possibilita'.
UNO improvvisamente dotata del dono della preveggenza, posso gia' dopo un paio di pagine sapere esattamente che succedera' nel libro; DUE la vecchiaia incalza, la memoria vacilla ed io ho gia' letto questo libro in passato; TRE la storia e' talmente banale e prevedibile che i veri cadaveri sono Mr. Pathos e Miss Suspance.
Brevissimo e scritto in maniera fluida, non vi ho trovato l'impronta che mi hanno lasciato altri libri di Sepulveda di cui ho un piacevole ricordo a distanza di anni.
La sensazione rimasta e' quella dell'acqua che filtra da un colabrodo su un letto di asfalto rovente : non e' utile ad alcuno, non ha valore estetico, una volta a terra evapora in un attimo. E altro non posso dire, perche' di questo libro, francamente, mi sono gia' dimenticata.
Commenti
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Io più volte mi sono accorta alla fine di star leggendo un libro già letto.....ma per davvero!
Che titolo meraviglioso però........
E' andata meglio a te :-)
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