Dettagli Recensione
Vagando per Tokjo
Piccole storie di vita, istantanee di uomini e donne comuni .
Debolezze e incertezze, tenerezza o amore, amicizia e affetto, depressione o speranza sullo sfondo di una Tokyo intrigante, nel bene e nel male. Tra i fremiti delle luci notturne di una metropoli che non dorme mai, tra il mistero di un tempio buddista intriso di orientale spiritualità , tra i profumi di una bancarella di erbe medicinali, oggetti magici e curativi, lo scorrere di un fiume che illumina la citta’ coi riflessi del sole che si rispecchia sull’acqua.
Quando leggo Banana Yoshimoto penso al pane.
Un panino al latte, la forma tondeggiante senza spigoli, la crosta morbida , l’interno semplice e voluttuoso.
Non sono affatto una fanatica dell’autrice e posso trovare mille alimenti in sostituzione del pane. Ma i suoi libri, questo in particolare, hanno lo stesso effetto di quella piccola pagnotta che quando capita, si assaggia sempre volentieri. Semplice, pulita, leggermente profumata, nata dal grano e per questo cosi’ vicina alla terra.
Elementare come e’ la sua scrittura, piacevolmente abbordabile, mestamente poetica.
La lirica di Yoshimoto non sta nella forma, non si impone, non ostenta.
Non si legge, si avverte, come un vento leggero che si percepisce nel contenuto, come la morbida mollica e’ il cuore del pane.
Come una leggera brezza alle sei del mattino che porta il profumo del fornaio nel cortile di casa.
Sei brevi racconti, una piacevole compagnia.
Il migliore Banana Yoshimoto che abbia letto fino ad ora, senza dubbio.
Buona lettura
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Commenti
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@ Alessia, guarda che ne ho letti solo tre, non e' che abbia molti termini di paragone :-))))
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