Dettagli Recensione
Non è un libro per tutti.
Se lo facessi leggere a mia madre rimarrebbe scandalizzata.
E con questa frase penso di racchiudere il senso del libro: una raccolta che non è per le vecchie generazioni "puritane" e omertose, ma per i giovani che si stanno sempre rendendo più "sfacciati" e diretti con l'avanzare dei decenni.
Se lo facessi leggere a mia nonna ci rimarrebbe sotto.
I racconti narrati sono di una crudezza che non ho mai riscontrato in altri libri, tanto che rimasi decisamente turbato dal racconto "il demonio", nel quale Bukowski ci porta nella mente del carnefice e non della vittima, sconvolgendo tutti i vincoli e le catene del buon costume, della moralità, dell'etica insegnata dagli adulti.
Ti porta a riflettere, e molto anche.
C'è qualcosa di terribilmente reale nei suoi racconti: il fatto che sono tutte storie che succedono realmente, tutti i giorni, mentre noi facciamo colazione, andiamo a lavorare e ci scandalizziamo quando un ragazzino dice "cazzo" per la prima volta.
Non credo Bukowski voglia scandalizzare, ma mostrare come lo scandalo sia la montagna di finto moralismo che opprime la società contemporanea.
Finito di leggerlo, sentii una forte affinità col pensiero nietzscheano di ribellione e liberazione dal costume contemporaneo.
Fortemente sconsigliato a chi si scandalizza per una pernacchia in Chiesa.