Dettagli Recensione
Un trionfo della bestialità sulla ragione
Senza dubbio "Il signore dellle mosche" è un romanzo che cattura e si legge tutto d'un fiato. Non ci vuole molto perchè emerga la concezione del tutto pessimistica di Golding, la cui idea di uomo, irrimediabilmente malvagio e corrotto dal principio, coincide con quella di Hobbes. Secondo l'autore l'uomo, lasciato a sè stesso senza le convenzioni della società, sviluppa un indole prevalentemente cattiva. Nel caso del libro poi, questo causa molto più impatto perchè l'odio non proviene da adulti già devastati dalle esperienze della vita, ma da bambini, i "buoni" per antonomasia. Questi, dopo alcuni fallimentari tentativi di emulare le istituzioni della società adulta, cominciano a regredire e a cedere ai loro istinti più animaleschi. Credo che una delle cause sia anche che data l'età, la maggior parte di loro non sia veramente conscio delle sue azioni. Alla fine però, con la caduta dell'ultimo simbolo di razionalità, Piggy, è l'inferno, ed ognuno ne uscirà devastato.