Dettagli Recensione

 
A sud di nessun nord
 
A sud di nessun nord 2011-11-15 22:53:19 Giovannino
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
Giovannino Opinione inserita da Giovannino    16 Novembre, 2011
Top 100 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Nè carne nè pesce...

Finalmente dopo una lunga ricerca riesco ad avere questo libro del grande Buk (che sembrava pressoché introvabile, almeno a Roma). Avevo appena finito di leggere “Donne” (fantastico) e “Shakespeare non l’ha mai fatto” (niente di che…) e mi accingo a leggere l’ennesimo libro di racconti con protagonista il grande Hank Chinaski. Beh, sarò subito chiaro…non mi ha fatto impazzire…sicuramente di tutti i libri di racconti che ho letto di Bukowski (“Taccuino di un vecchio sporcaccione”, “Compagni di sbronze”, “Storie di ordinaria follia”) è sicuramente il peggiore. Un po’ perché alcuni racconti, per chi ha già letto almeno qualche libro del vecchio, risulteranno già sentiti, e un po’ perché manca la “perla”. Infatti in ogni libro di racconti di Hank/Charles la sensazione che ho avuto è sempre la stessa: leggo un racconto e alla fine penso…”ok, e allora?”…questo capita perchè spesso scriveva ubriaco e quindi alcuni racconti non dicono nulla oltre ai soliti argomenti (sesso, prostitute, cavalli, alcool). Poi però, una tantum, come per centellinarli, esce la perla. “La macchina strizza fegato” e “dieci seghe” in “Compagni di sbronze”, oppure “fica a stufo”,” il gran gioco dell’erba” o “appunti sulla peste” in “Storie di ordinaria follia”. Quei racconti che li leggi e ti colpiscono, o almeno non ti lasciano indifferente perché tra le righe sai che ti stanno dicendo qualcosa. Invece, purtroppo, qui nessun racconto mi ha dato quest’impressione, il libro scorre più lento degli altri, molto più lento, con solo pochissime storie degne di nota.In conclusione, se siete appassionati di Hank e le sue storie leggetelo, ma non aspettatevi niente di che. Viceversa, passate ai più famosi “Compagni di sbronze” e “Storie di ordinaria follia”, o ancora meglio “Taccuinio di un vecchio sporcaccione” (secondo me il migliore in assoluto).

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
solo se siete amanti del vecchio Buk
Trovi utile questa opinione? 
30
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Legami
Ambos mundos
You like it darker. Salto nel buio
Appuntamento con la paura
La vita altrove
Le botteghe color cannella
Lieto fine
Che cosa fa la gente tutto il giorno
Le cose che abbiamo perso nel fuoco
Winesburg, Ohio
Un giorno come un altro
Bestiario sentimentale
Melancolia
Il generale e il giudice
L'universo in un granello di sabbia
I colori dell'addio