Dettagli Recensione
Ordinario ma tutt'altro che banale!!!
Si erge di fronte ai lettori l'imponente,massiccia, ironica, dissacrante,beffarda, tenera e un po’ cinica, biografia di Charles Bukowski.Questo pazzo senza pudori, ci racconta tra "reality and fantasy",attraverso l'enumerazione di ben quarantadue mini-racconti, la sua vita, vissuta rigorosamente "undergroud" tra i sobborghi picari della "città degli angeli".La follia,come si evince dall'intestazione dell'opera, è il tema ricorrente, che a guisa di filo rosso si riscontra nella quasi totalità dei racconti. Tuttavia, la pazzia, viene qualificata come "ordinaria", siccome la si può riscontrare in ognuno di noi(ciascuno di noi è un po’ folle a suo modo), dall'impiegato postale,al lattaio, al cassiere, al barbone....e come no...rigorosamente anche nello scrittore!!Lui(Bukowski), perennemente arrapato di fronte al gentil(e giovane aggiungerei io)sesso,candidato finalista in qualsivoglia maratona alcolica,con le tasche aride come il deserto dell'Arizona,ci piomba addosso senza nemmeno darci il tempo di rendercene conto,e ovviamente ci travolgerà con una turbinosità di emozioni e piaceri effimeri. Forse un genio,forse un'edonista rovesciato,forse uno straccione scansafatiche,"il Fallito", o lo si odia o lo si ama perdutamente(come mi è personalmente capitato), non vi è un"est modus in rebus":avere una visione "bipartisan"di Bukowski credo si praticamente impossibile!Vi lascio alla lettura del romanzo con un interrogativo:"i veri pazzi sono coloro che osano e traggono soluzioni avventate cambiando radicalmente la loro vita,o siamo noi,metodici schiavi dell'abitudine che perseveriamo ,coi paraocchi ben saldi ai lati del capo, a proseguire per le nostre storie di ordinaria follia?"Buona lettura a tutti!