Dettagli Recensione
Kubiya.
Presso gli sciamani siberiani,noti per le loro tecniche di "rilassamento extracorporeo",il "kubiya" è il ricordo di un viaggio metafisico.
A questo pare di assistere leggendo Salamov.
E sarebbe sbagliato paragonarlo ad altri dissidenti sovietici.
Salamov possedeva uno stile pallido che bastava a se stesso : lacerante ed essenziale, freddo e insolente,affilato e ficcante come un pugnale.
Il libro più bello sui gulag, a mio avviso, è questo.
La Kolyma è la regione siberiana che prende il nome dal fiume che la attraversa.
Qui si fermano nel gelo anche i pensieri, talvolta il sangue.
Montand ci ambientò una delle sue più belle canzoni.
L'opera di Salamov è ripartita in capitoli che potrebbero brillare ognuno di paura propria.
L'incubo regna come un mantello teso su tutta la narrazione.
Ed impedisce quasi il respiro.
Questa è la dittatura.