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Ritratto di gruppo con assenza
 
Ritratto di gruppo con assenza 2010-12-12 18:05:56 Stefp
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Stefp Opinione inserita da Stefp    12 Dicembre, 2010
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Ritratto di gruppo con assenza

Luis Sepùlveda, in esilio dai tempi della dittatura di Pinochet, racconta, nell'episodio che dà il titolo al libro, il suo ritorno in Cile. Una vecchia foto che aveva conservato ritrae dei bambini e lui vuole ritrovarli, anni dopo, una dittatura dopo, e scattare la stessa foto con gli stessi, ora cresciuti, ragazzini. Scoprirà che la miseria, l'oppressione hanno segnato quelle vite e trasformato quei bambini sorridenti, ingenui, in ragazzi vissuti, con il desiderio di scappare, già a quell'età senza più entusiasmi e in quella foto c'è anche un'assenza; Marcos spinto dalla fame e dalla disperazione, a quindici anni aveva scippato un sacchetto della spesa in un mercato e un “carabinero” gli aveva sparato mentre scappava colpendolo in testa.
In questi racconti di Sepùlveda ci sono piccoli episodi, il particolare ricordo, ma anche profonde riflessioni, amare, ma anche ironiche. C'è il ricordo continuo dell'orrore del golpe di Pinochet, la dittatura, i desaparecidos, le torture; “non si dimentica né si perdona”, ma anche l'amore per gli animali e per la natura. Racconti intimisti raccontati con la maestria, con la poesia che contraddistingue lo scrittore cileno e che con la sua penna sa far riflettere, indignare, ma anche commuovere.
Di rilievo l'episodio nel quale racconta come è nato il suo bellissimo romanzo “Il vecchio che leggeva romanzi d'amore” e anche, come contrappasso, un racconto dedicato ad “un veccho patetico...l'immagine stessa della senilità, prigioniero di un destino simile a quello di Dorian Gray”, un potentissimo italiano che le sue giovani fanciulle a pagamento chiamano “papi”.
Non mi stancherei mai di leggere Sepùlveda.

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Commenti

10 risultati - visualizzati 1 - 10
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Bravo Stefano, ottima recensione.
Un saluto amichevole.
Gineisa
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Stefp
13 Dicembre, 2010
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Grazie Gineisa!
Ciao.
mi hai incuriosito molto...lo leggerò di sicuro.ciao
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Stefp
14 Dicembre, 2010
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Merita.
Buona lettura!
Ciao
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14 Dicembre, 2010
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Sembra un bel libro, ma non ho capito il riferimento
allo psiconano, verso la fine...:)
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Stefp
14 Dicembre, 2010
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C'è un capitolo dedicato a lui, s'intitola "Un vecchio che non mi piace". 4 paginette in cui Sepùlveda parla, come qui in Italia non siamo abituati a sentire, del ..."psiconano" :-)) Da dove viene questa definizione?!
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14 Dicembre, 2010
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..ma dài!famoso perfino in Cile..cavoli..
sarebbe bello se l'Italia fosse famosa per altro!
PS: non so da dove venga, credo che gliel'abbia
affibbiato un comico noto (ma non garantisco) e da allora è diventato
il suo secondo nome per molti!:)
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faye valentine
14 Dicembre, 2010
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Non è di Beppe Grillo??
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14 Dicembre, 2010
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Io sinceramente non lo ricordo, perciò
non ho voluto tirare a indovinare..
Confido nella memoria altrui!:)
In risposta ad un precedente commento
faye valentine
14 Dicembre, 2010
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Io l'ho sentito da lui ad uno spettacolo di qualche anno fa, e penso l'abbia inventato lui....!
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