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Padri e figli, nodi legati e slegati
«La vita che in me si disperde si ritroverà in te e nel mio popolo.» Nazim Hikmet
Perché scrivere un libro? È dal cercare di trovare una risposta a questa domanda che ha inizio “A grandezza naturale” di Erri De Luca, opera classe 2021 che parte nel suo narrare da un ritratto di Marc Chagall che raffigura il padre “a grandezza naturale” e che proprio sui legami tra padri e figli si interroga. Una domanda che per De Luca è altrettanto forte quanto simbolica stante che egli, come da prefazione, non è riuscito in questo “prolungamento”. Ecco allora che dalla mancanza nasce la ricerca di un perché, di un significato, di un bisogno costante di capire, interrogarsi e trovare le giuste risposte anche quando queste molto probabilmente non esistono o non possono essere trovate.
Un linguaggio scarno, rapido, dialettico e dialogato, uno stile pungente e tagliente che non perde tempo in fronzoli e che ha il dono di racchiudere in poche ma esaustive battute concetti e riflessione che non vincono nella mole quanto nell’essenza.
Ma cosa significa davvero essere padre? Cos’è la paternità? Perché per alcuni è concetto di esperienza comune mentre per altri è un desiderio disatteso e forse nemmeno mai espresso? Come convivere con questa sensazione di essere uomini a metà? Se da un lato si è figli, perché dall’altro non è consentito essere padri? Ad essere poi analizzato è il concetto stesso di paternità negli anni e nelle fasi della vita. È questo diverso se percepito in età adolescenziale così come in età adulta o terza età. Da qui i nodi. Nodi di vita, saldi e forti, legami che si sviluppano e restano salvi ma che possono restare non annodati se mancanti di quelle premesse.
Ecco allora che il legame si rafforza e trova forza e il concetto di paternità non è più solo legame tra figlio e padre ma metafora intesa in senso lato, più esteso. Perché questo legame può essere appunto slegato ma non lo è il concetto di paternità che qui viene analizzato e scavato dal basso, con sguardo proprio e personale, con la sensibilità di un uomo adulto e con la premessa di mai dare nulla per scontato ma semplicemente con la voglia di raccontare.
Un libro piccolo nelle dimensioni ma grande nel contenuto per cui ringrazio del dono ricevuto, un dono inestimabile quanto prezioso.