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Indispensabile per chi ama la montagna
Il bosco degli urogalli è il secondo libro di Mario Rigoni Stern, uscito 9 anni dopo Il sergente nella neve.
E' la prima opera dell'autore dedicata alla natura.
Rigoni Stern è tornato nel suo mondo dopo essere uscito dagli orrori della guerra, e il suo amore per l'Altipiano è molto forte, come si può evincere da questo libro.
In totale contiene 12 racconti di lunghezza variabile.
La caccia è il tema trattato maggiormente, ma in alcune parti ci si sofferma anche su altro.
Ho letto questo libro lo scorso autunno dopo aver scoperto Rigoni Stern e dopo averne sentito parlare bene per molto tempo.
Fin dalle prime pagine le parole di Mario ti rapiscono e ti portano in un altro mondo, incomparabile rispetto al nostro.
Sono parole affettuose, che danno vita a dei racconti leggeri e piacevoli, che però lasciano tantissimo.
Rigoni Stern parla sì di caccia, ma di una caccia lontana da quella diffusa al giorno d'oggi.
Nella caccia che racconta è evidenziato un grande rispetto per il selvatico.
Lo considero uno dei migliori libri da me letti, se non il migliore in assoluto, e non posso fare altro che consigliarlo.
Non bastano le parole per descrivere ciò che si prova leggendolo, bisogna prendersi il proprio tempo e goderselo, magari in mezzo alla natura.
Ci si accorgerà subito di quanto sia speciale, quasi commovente.
Non descrivo i singoli racconti poiché vanno scoperti, ma la mia lettura del Bosco degli urogalli è stata qualcosa di unico.
Consiglio di completarlo con Le vite dell'Altipiano, che riprende alcuni racconti di questo libro ma ne propone anche tantissimi altri.