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I fantasmi di Letizia Muratori
Letizia Muratori, dopo aver pubblicato il suo primo romanzo Tu non c’entri nel 2005, a cui fa seguito: La vita in comune, Come se niente fosse, e Animali domestici; pubblica Spifferi. Un libro che è una breve raccolta di racconti tra fantasmi ed incantesimi, di fascinosa ed intrigante lettura.
Tra:
“un molestatore telefonico che a poco a poco entra nella quotidianità delle sue vittime fino a quando la vita non dovrà scardinare l’abitudine aprendo una improvvisa avventura; un vecchio amico eccentrico, fanatico, razionalissimo e al tempo stesso matto, perso nel suo labirinto prima di andarsene alla deriva seguito da una banda di medium; lo spettro di un bracco in una villa toscana dove vive una fantasmatica famiglia israelita: una coppia di omosessuali e il complicato rapporto con la madre surrogata del loro bambino in un continente lontano; storie di stranieri in Italia, osservati da angolazioni spiazzanti, fra il rischio di sparire, di non essere riconosciuti o addirittura respinti.”
Si tratta di un testo che testimonia la grandezza e lo spessore narrativo che caratterizzano questa autrice. Uno stile fine e preciso, molto discreto, composto da parole intelligenti, pazienti, molto ben ponderate. Storie prese a prestito dal quotidiano, in cui l’elemento “fantastico” si manifesta come:
“uno scandalo, una lacerazione, un’irruzione insolita, quasi insopportabile nel mondo della realtà”. (Caillois).
Una rottura dell’ordine costituito che colpisce ancora di più per la pacatezza e la tranquillità con cui viene comunicato e narrato. La misura dei fantasmi è qualcosa che sconvolge nell’intimo perché:
“I fantasmi di Spifferi sono simpatici e salvifici, aprono una porta e sanno farci da guida. Sfuggono, certo, ma accolgono e sono un rifugio e apparentemente una libera scelta, approdo delle fragilità.”.
Una lettura misurata ed attenta, trascinante e sofisticata.